Monkey Business «...Looking Back At Me» [2005]
Monkey Business
Titolo:
...Looking Back At Me
Nazione:
Italia
Formazione:
Lello Miele: guitar
Dario Crocetta: guitar
Yari Lanci: drums
Valerio Sciascia: vocals
Attilio Barbato: bass
Genere:
Durata:
14'
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
L'hard rock dalle forti tinte anni '80 mi ha sempre affascinato, e come me un'intera generazione di ascoltatori, quindi nonostante le mode, il grunge, il post-rock e tutto il resto, si tratta di un genere che nell'underground ha sempre avuto un seguito fedele ed appassionato. La band in questione, nello specifico, attinge a piene mani a quest'epoca scintillante, e ne trae un prodotto che seppur molto breve (solo 3 pezzi) mostra delle potenzialità superiori a quelle di gran parte delle band underground del genere (purtroppo capita di frequente che a prevalere sia l'attitudine punk-autodistruttiva e la band si perde in una bolla d'acqua). Attivi sin dal 2001, i Monkey Business hanno iniziato un'intensa attività live che li ha portati ad incidere nel 2004 questo demo autoproducendosi, e devo dire di essere rimasto positivamente sorpreso dalla qualità dei pezzi e dell'esecuzione. Il promo si apre con “One of a Kind”, pezzo che inizia quasi da ballata per poi esplodere (a questo proposito purtroppo nonostane la produzione sia ottima, devo purtroppo appuntare che il volume delle chitarre è ispiegabilmente basso, e questo fa correre tutto il demo “con il freno a mano tirato”) in uno stile tipicamente Guns 'n' Roses. La voce di Valerio è credibile sia nelle tonalità naturali (dove mostra un ottimo timbro) sia nel falsetto “alla Axl Rose”, ma forse dovrebbe uniformare un po'il suo stile per far notare meno lo “stacco” tra i due registri. Il demo prosegue con “Waitin'by the Crossroad” che porta avanti il discorso introdotto con la opener, ma suona leggermente più “old style”, quasi settantiana, e mette in mostra un'ottima prestazione da parte di tutti i membri, specie Yari, il batterista, (che per inciso si fa notare nel corso di tutto il cd per precisione e gusto) orientandosi in un mid tempo di sicuro effetto, che mostra il lato più ruvido della band. Il promo si chiude con “Kinda Love”, brano che come la opener inizia lentamente, in maniera molto dolce, per poi incalzare in una cavalcata dal sapore vagamente maideniano, dove si nota purtroppo un cantato un po'incerto, segno che il singer è ancora in cerca di trovare lo stile che gli calza meglio, e di un assolo che forse avrebbe guadagnato qualcosa ad essere più hard rock, più bluesy piuttosto che metal, ma tant'è. Queste sono piccolezze in confronto alla caratura della band, da cui mi aspetto al più presto un full lenght a confermare le mie buone impressioni.
Track by Track
- One of a Kind 75
- Waitin' By the Crossroad 68
- Kinda Love 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 68
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di AtoragoN pubblicata il --. Articolo letto 1221 volte.
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