Afraid of Destiny «Hatred Towards Myself» [2018]
Afraid of Destiny
Titolo:
Hatred Towards Myself
Nazione:
Italia
Formazione:
Adimere :: All instruments
Ayperos :: Vocals
Genere:
Atmospheric / Depressive Black Metal
Durata:
22' 31"
Formato:
EP
2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Devo essere sincero: in passato a volte sentire Depressive per me era una questione di portare pazienza. Perché se da un lato ci sono bands in questo genere davvero belle, che hanno consacrato un genere musicale magari di nicchia ma dalla più che solida fanbase, dall’altra c’è una pletora di bands di questo genere musicale che mi fece dire “Basta!” per un bel pezzo, visto che non ne potevo più di dovermi sorbire gente che mi passava brani in teoria ritenuti grandiosi, ma in pratica con almeno uno di questi difetti: chitarre scordatissime, voci senza metrica, tastiere da guitar pro (senza esagerare), drum machine ridicole e un’ispirazione musicale nulla. Non che si voglia la tecnica e la pulizia sonora a tutti i costi, ma a me a un certo punto questo genere sembrava costellato di gente che faceva questa musical più che altro perché era la più facile.
Fortunatamente, però, con questo nuovo EP il duo Afraid of Destiny riesce a darci una prova musicale convincente, caratterizzato da una esecuzione musicale più che decente e da dei giri di chitarra non esasperatamente minimali, ma in grado si saper gestire un certo climax compositivo, che nella opener “Reflecting...” si basa su di un semplice ma molto godibile riff, apprezzabile nella sua genuinità, che riesce a sostenere la canzone per alcuni minuti, e dopo un break si sente un arpeggio che migliora ancora il mood della canzone. Più o meno la stessa struttura della canzone si sente anche nel brano successivo, “I reject life”, dove si denota un buon gusto melodico, e dove i complessivi 16 minuti di questa canzone non sono per niente pesanti da sentire o ripetitivi. Leggermente meno riuscita, ma pur sempre buona, è invece la title track, semplicemente per riff che mi piacciono di meno.
Insomma: gli AoD si distinguono non solo per un aspetto formale decente, ma anche perché l’ispirazione dei riffs e il cambio di questi al momento giusto rende i brani sicuramente lenti e grigi, ma non noiosi, e questa è una cosa da non sottovalutare affatto, visto che troppo spesso ho dovuto sentire in questo genere dei riffs anche carini, ma ripetuti all’infinito senza un motivo che io trovo valido. Tutto ciò denota una band che, come detto, ci sa fare e che ha il suo motivo di esistere. Se siete appassionati di Depressive Black Metal, gli Afraid of Destiny e questo loro ultimo “Hatred towards myself” sono una band che vi consiglio di ascoltare.
Track by Track
- Reflecting under an ascending moon 75
- I reject life 75
- Hatred towards myself 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 21.06.2015. Articolo letto 1915 volte.
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