O.D.I.O «The Mourner» [2015]
Recensione
Originari di Tenerife gli O.D.I.O. propongono questo debut album dal titolo “ The Mourner” dalle sonorità Metal e Thrash Metal inebriato da ritmiche avvolgenti e da uno stile assolutamente personalizzato che coinvolge appieno l’ascoltatore sin dai primissimi istanti di ascolto. Il predetto coinvolgimento, in tutte ed undici le tracks che compongono questo lavoro, è dovuto per la maggiore alla sostanziosa e potente ritmica sprigionata, ai riff delle chitarre e alla voce assolutamente straziante che non tarda a riportare alla mente nomi quali Venom, Pantera, Exodus e anche Lamb of God. Apre il lavoro “Cowards Frontline” un vero concentrato di aggressività sonora in perfetto stile thrash metal con riff maestosi e ritmiche dalle andature in costante evoluzione; segue “Dreambreak” che offre una martellante ritmica iniziale per poi trasformarsi a circa metà brano in un sound dai tratti depressive appoggiato per alcuni istanti dalla voce con una espressività più pacata; si prosegue con “This House” un brano che fomenta di tecnicismo e dà prova dell’abilità degli strumentisti; un intro acustico fa da apripista a “Altered State of Consciousness” dove le urla al limite del sovraumano prevalgono sull’avvincente riff introduttivo un po’ alla Pantera; “Perphenazine” anche in questo brano si percepisce l’estro creativo della band che in maniera animosa spazia da momenti pregni di groove lenti a momenti decisamente più movimentati; “Room 408” dall’intro eseguito con il basso si procede con variazioni in chiave Metal che precipitano di tanto in tanto in folli esecuzioni Thrash piacevoli; “Evil Resident” un Thrash metal furioso come i pistoni di un’auto in corsa, che però in definitiva rimane un brano un po’ a se, non troppo fantasioso; “Jealousy” si presenta con un metal tirato e con un sound che, al di la della buona esecuzione, dopo diversi ascolti dà l’impressione di non essere troppo nitido; il brano nella seconda parte si trasforma in un qualcosa di pacato, quasi sdolcinato, che, grazie al lavoro del basso e della batteria, senza il distorto delle chitarre, lasciano una piacevole sensazione. “Facing Death” un thrash nevrotico che si alterna a passaggi più moderati; “Superhero Syndrome” brano dall' andatura più pacata che offre delle sfaccettature ritmiche compatte e un avvincente lead solo; conclude il lavoro la riproposizione del brano “Room 408” in versione “Canarian Metal Version” più coinvolgente del precedente grazie alla partecipazione di più soggetti nella parte cantata incluso anche il gentil sesso. Il lavoro nella sua fattezza appare essere discreto, la band dà prova della propria capacità compositiva e sa coinvolgere l’ascoltatore; in ogni caso sarebbe meglio migliorare un po’più l’effetto sound.
Track by Track
- Cowards Frontline 75
- Dreambreak (Planet Collide) 70
- This House 75
- Altered State of Consciusness 65
- Perphenazine 75
- Room 408 65
- Evil Resident 70
- Jealousy 65
- Facing Death 70
- Superhero Syndrome 70
- Room 408 (Canarian Metal Version) 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
71Recensione di Wolverine pubblicata il 09.07.2015. Articolo letto 1494 volte.
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