Ultimate Holocaust «Blackmail The Nation» [2015]
Recensione
Debut album per gli Ultimate Holocaust, italianissima thrash metal band old style, che non tarda certo a mettere in chiaro la propria potenza e a presentarci questo accattivante lavoro intitolato “Blackmail the Nation”; la band, nata nel 2010 si ispira totalmente nell’esecuzione dei propri brani ai mastodontici Thrashers tedeschi Sodom, sviluppando un risultato complessivamente soddisfacente. I suoni risultano ben nitidi, la cattiveria ritmica trasuda dalle pelli, dalla sei corde e dal cantato che si collimano perfettamente con il genere proposto. Le nove tracce rappresentano un concentrato di cattiveria che viene realizzato in maniera incalzante a cominciare dal primo brano intitolato “U.L.T.I.M.A.T.E. (Protector of the World)” che sin da subito si impone in maniera assolutamente divertente e coinvolgente grazie alle ritmiche tirate a lustro e all’impatto energetico trasmesso; il successivo brano “Out of Frequencies” accende i toni con un buon riff in puro thrash metal dal sound perfettamente nitido, il lead solo realizzato appare sufficientemente confacente al tenore aggressivo del brano. Il lavoro prosegue con “Black the Nation” altro altalenarsi tra potenza e velocità di esecuzione; le variazioni ritmiche ben si dispongono l’una con l’altra offrendo un risultato apprezzabile; “Reportage” si accende con un riff molto grezzo ma ben sposato con l’esecuzione del brano che, grazie anche al cantato sempre alla Tom Angelripper, lascia una buona sensazione; i giri continuano con “Gambler’s Theatre” dalla ritmica introduttiva molto semplice e molto orecchiabile che, a poco a poco, si trasforma nell’andatura e nei tatti caratteristici del puro thrash; si continua con la successiva “Lord of Replication” senz’altro uno dei brani migliori del platter, le cui andature iniziali ci ricordano vagamente i primi Artillery che poi, per il modus esecutivo strumentale e caratteristico della band, vengono vieppiù a trasformarsi nella buona cattiveria del thrash metal tedesco interpretato dai Sodom; il lavoro continua con “Pentagram of Terrorism”, altra mazzata Thrash che, nella sua semplicità assorbe pienamente ogni aspettativa; le ritmiche sono sempre infuocate e il cantato, sempre brillante; il livello non tende a calare neanche con la successiva “Silicon and Blood”; conclude il lavoro “Escape for Nightmare”, brano più lungo del platter e dalle sonorità iniziali molto rallentate, ma poi accelerate, con toni canori maggiormente estremizzati rispetto ai precedenti brani quasi a volersi proporre più in un black metal cattivo e pungente. Questo album d’esordio degli Ultimate Holocaust, appare un discreto prodotto incamerando nel suo interno tutte quei piccoli elementi e sonorità che risultano caratterizzanti il genere suonato e interpretato.
Track by Track
- U.L.T.I.M.A.T.E. (Protector of the World) 75
- Out of Frequencies 60
- Black the Nation 70
- Reportage 70
- Gambler’s Theatre 75
- Lord of Replication 70
- Pentagram of Terrorism 70
- Silicon and Blood 75
- Escape for Nightmare 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
72Recensione di Wolverine pubblicata il 13.07.2015. Articolo letto 1984 volte.
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