A Tear Beyond «Maze of Antipodes» [2015]

A Tear Beyond «Maze Of Antipodes» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
17.07.2015

 

Visualizzazioni:
2851

 

Band:
A Tear Beyond
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Titolo:
Maze of Antipodes

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- CLAUDE ARCANO :: vocals;
- IAN :: guitars;
- UNDESC :: guitars;
- VENDRA :: drums;
- CANCE :: bass;
- PHIL :: keybs and orchestra;

 

Genere:
Gothic / Industrial / Visual

 

Durata:
31' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.03.2015

 

Etichetta:
House of Ashes Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Eagle Booking Live Promotion
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Recensione

Teatro, musica spirito e fisica sono le realtà insite nei A Tear Beyond, band vicentina dove l’effetto Industrial elettronic e lo stile Gothic Metal non tarda ad emergere sin dalle prime note del loro ultimo lavoro intitolato “Maze of Antipodies”; lo stile adottato e le relative sonorità tendono, sostanzialmente, a far evolvere nel miglior modo l’espressività dei propri sentimenti attraverso le parole che tendono a colpire nel segno l’ascoltatore. I sette brani proposti si susseguono l’uno con l’altro tra alternanze atmosferiche oscure ma semplici e coinvolgenti ad apparati ritmici appartenenti ad una sorta di fusione tra Industrial e Gothic; si parte con l’intro “Dash intro the Maze” dalle atmosfere oscure e lugubri realizzate in Synth che fa da tramite alla successiva “Flies and Ravens” brano con un marcato inserimento del synth e dalle ritmiche gothic metal che assicurano tutto sommato un andamento moderato e non troppo esagerato; “The Human Zoo” dalla partenza in acustico e synth con un cantato sempre assolutamente in stile Gothic molto normalizzato; l’andatura successivamente si sviluppa anche in maniera strumentalmente più accattivante; l’ascolto prosegue con “Forgiveness” una sorta di storia cantata con sottofondo synth in modalità pianoforte che si accende di seguito sviluppando in maniera assolutamente moderata una sinergica e funzionale ritmica pregna di distorti caratteristici del genere. Segue “The Color of Sky and Earth” sottofondi di violoncello e tenore fanno da apripista ad una nuova sorta di narrazione cantata molto rilassante che poi si squarcia violentemente anche con un buon growl di sottofondo alla maestosa esecuzione canora del cantante; “Behind the Curtains I’M Dying” dalla partenza ritmicamente movimentata che impernia grazie all’apporto strumentale un discreto risultato; conclude il disco “Absinthe’s Dirge (Requiem Bonus)”, uno strumentale moderato in synth-piano, con voce soffusa di sottofondo; complessivamente il disco, nella propria unitarietà, offre un risultato dall’ascolto piacevole che, seppur unitariamente moderato, lascia spazio ad una discreta resa degli strumentisti.

Track by Track
  1. Dash intro the Maze 65
  2. Flies and Ravens 65
  3. The Human Zoo 60
  4. Forgiveness 70
  5. The Color of Sky and Earth 70
  6. Behind the Curtains I’M Dying 70
  7. Absinthe’s Dirge (Requiem Bonus) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 17.07.2015. Articolo letto 2851 volte.

 

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