The Erased «So Far EP (Extended Edition)» [2015]

The Erased «So Far Ep (extended Edition)» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
20.07.2015

 

Visualizzazioni:
909

 

Band:
The Erased
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Titolo:
So Far EP (Extended Edition)

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Roberto Genoni :: voce e chitarra;
- Richard Santana :: basso;
- Simone Radaelli :: batteria;

 

Genere:
Cross-Over / Metal

 

Durata:
14' 10"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
30.06.2015

 

Etichetta:
Thisiscore Label
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Milanesi The Eraser con già alle spalle l’uscita di un Lp ed un Cd, presentano questo Ep di quattro tracce dal titolo “So Far Ep” un lavoro che tende sin da subito a spiazzare l’ascoltatore sotto una serie di profili quali, da un lato, la risibile durata dei brani che, se togliamo anche l’intro, andiamo direttamente a tre, con un quarto d’ora scarso di ascolto; dall’altro, non si comprende bene quale sia il genere musicale su dove la band voglia maggiormente orientarsi a causa della pluralità di generi trattati che spaziano dal Death metal, allo stoner, al thrash, e anche al progressive insomma non c’è una identità ben definita. Il primo brano, un intro dal titolo “Underwater” è un arpeggio acustico tra basso e chitarra appoggiato da un cantato a bassa voce, segue poi “So far” dove si assiste ad una discreta apertura tra riff, sound e ritmica che, però dura ben poco a causa di una sorta di dispersione sonora forse causata dalla poca incidenza del sound della drum; continua l’ascolto con “The Bottom of your empty soul”, brano che apre con un acustico cantato stile epic acustico poi suffragato dall’inserimento di un growl vocale che si alterna con troppa semplicità alla parte cantata in modalità clean e alla ritmica che, oltre ad apparire poco nitida, non lascia alcuna sensazione positiva; conclude l’Ep “The Belly Dancer” dove ancora una volta si avvertono le sensazioni sopra descritte appoggiate questa volta anche da un produzione non troppo convincente che lascia addirittura la sensazione della perdita degli strumenti rispetto al ruolo d’impatto che dovrebbero effettivamente avere. Un lavoro che sinceramente convince poco sia dal punto di vista della produzione che dalla linea artistica del gruppo che non offre spunti sufficientemente chiari a qualificare quale sia effettivamente il genere suonato.

Track by Track
  1. Underwater 50
  2. So far 50
  3. The Bottom of your empty soul 45
  4. The Belly Dancer 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
53

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 20.07.2015. Articolo letto 909 volte.

 

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