Rudyscave «Rust» [2010]

Rudyscave «Rust» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.07.2015

 

Visualizzazioni:
987

 

Band:
Rudyscave
[MetalWave] Invia una email a Rudyscave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Rudyscave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Rudyscave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Rudyscave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Rudyscave [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Rudyscave

 

Titolo:
Rust

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Marco Righi :: Guitar;
- Carlo Galassi :: Bass;
- Damiano Ponti :: Guitar;
- Gian Maria Vannoni :: Vocals;
- Pasty :: Drums;

 

Genere:
Rock / Grunge

 

Durata:
44' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con parziale somiglianza agli Black Stone Cherry, i riminesi Rudyscave provano a rompere un po’ gli schemi musicali presentandoci il loro undici tracce intitolato “Rust” con sonorità riconducibili sin da subito ad un rock grunge dalle sfumature moderne ma con tratti che, in alcuni brani, appaiono anche appartenere al souther rock. Ciò che colpisce dai primi istanti di ascolto del brano e la pregnante portata canora del vocalist che si rileva veramente grandiosa per il calore espresso che è in grado di lasciare un ottimo impatto sull’ascoltatore; stessa cosa anche per la strumentalità sia delle chitarre che risultano dotate di un buon sound distorto ma nello stesso tempo di sonorità più duttili e sdolcinate dall’effetto armonico nitido e pulito. Il platter apre con “Gale”, un brano con sonorità quasi ruvide che, unitamente alla ritmica, è in grado di lasciare il segno; segue “Offering” brano che lascia sostanzialmente la stessa sensazione del precedente con la capacità canora di adattarsi da momenti più intensi a meno; “ Monkey” presenta subito un intro acustico molto pacato, quasi a cullare, per poi accendersi con una ritmica quasi avvolgente; prosegue l’ascolto con “Runlet” cantata quasi in modalità iniziale tutti intorno al falò e la successiva “The Stone” che ripropone con ritmiche diverse la sonorità maggiormente aggressiva dei precedenti brani; è poi la volta di “High Level Room” altro brano in modalità molto pacata quasi privo di distorti e “Levidare” con in modalità sempre pacate acustiche di seguito accompagnate dalla drum; “Locis Pybe” offre una ritmica quasi più movimentata anche dall’assolo sprigionato dalla chitarra; continua l’ascolto del disco con “Solution/Solvent” altro brano un po’ rock che con il successivo “Precipitate” dall’esecuzione introduttiva molto pacata che a poco a poco assume il suond caratteristico alla souther rock; conclude il platter “Sublimate” eseguito in modalità semplice di voce e chitarra. Il disco, pur contenendo molti brani con andature pacate e non troppo spumeggianti, appare complessivamente soddisfacente pur essendo per la maggiore destinato ad un sottofondo da ascoltare in compagnia.

Track by Track
  1. Gale 70
  2. Offering 65
  3. Monkey 65
  4. Runlet 60
  5. The Stone 65
  6. High Level Room 60
  7. Levidare 70
  8. Locis Pybe 65
  9. Solution/Solvent 65
  10. Precipitate 70
  11. Sublimate 65
  12. S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.07.2015. Articolo letto 987 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.