Argus «Beyond the Martyrs» [2013]
Recensione
La prima impressione che ho avuto ascoltando questo non proprio nuovo lavoro degli Argus è stata di pura noia. Ho provato a immergermi più volte nella loro musica e nei loro testi, ma questa prima botta di "non vita" mi ha appesantito maggiormente.
Non fraintendetemi, questi ragazzi sono bravi, suonano bene insieme, al punto tale che quasi preferivo la traccia strumentale (Beyond the Martyrs) rispetto alle altre sette.
Purtroppo, l'aspetto che ho trovato piuttosto carente è l'originalità.
Trattandosi di metal, un pò di luoghi comuni ci stanno anche, ma la scena musicale ha comunque bisogno di spinte e novità continue. Anche se gli Argus hanno capacità tecniche, questo non basta, almeno per me, a fare in modo che un album lasci un bel segno.
Prodotti simili ce ne sono tanti, veramente.
Inoltre, le varie songs hanno un non so che di simile tra di loro e non è colpa del genere che si sta proponendo, ma di poca inventiva e voglia di uscire da schemi che, per quanto sicuri, sono già conosciuti e proposti in mille salse.
Cosa dire? Ai fans del gruppo, Beyond the Martyrs probabilmente sarà anche piaciuto, ma personalmente voglio di più. Non mi basta la tecnica, che qua (ribadisco) di sicuro non manca.
Attendo il prossimo lavoro con curiosità.
Track by Track
- By endurance we conquer 60
- No peace beyond the line 60
- The hands of time are bleeding 55
- Trinity 60
- Four candles burning 60
- The coward's path 60
- Cast out all raging spirits 60
- Beyond the martyrs 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
59Recensione di reira pubblicata il 06.08.2015. Articolo letto 1631 volte.
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