Warsenal «Barn Burner» [2015]
Recensione
Warsenal, band canadese di Montreal per la precisione, presenta questo lavoro dal titolo “Burn Burner” primo ad un demo di tre brani uscito nel 2013. La band ha avuto modo di militare, essendo per l’appunto anche americana e quindi a contatto con numerosissime e maggiori possibilità live, in tour internazionali e nazionali con artisti quali Raven, Havok, 3 Inches of blood, oltre ad altre grandi band proponendo il proprio Thrash Speed Metal. I suoni nella loro uniformità appaiono ben ricostruiti soprattutto considerando che il Thrash realizzato che ha molto in comune con band anni ’80 a cui sostanzialmente ed in definitiva la band pare ispirarsi; nel corso dell’ascolto infatti non è raro ascoltare anche performance singole sia di basso e di chitarra che, unitamente all’ottima prestazione di batteria e all’altrettanta interessante esecuzione ritmica, segnano di fatto un discreto livello creativo; il livello tra l’altro appare quasi appagante in considerazione del fatto che nel corso di ogni singola tracks si riesce ben a percepisce il lavoro di ogni singolo strumento senza che mai l’uno prevalga sull’altro. Per quanto concerne la parte cantata invece, seppur correttamente calata nel ruolo, pare essere a tratti un po’ troppo estremizzata. Il disco parte con “Dying on Stage” dalla partenza scattante e dalle ritmiche pronte con la presenza di parti realizzate, seppur per pochi secondi, dai singoli strumenti; “Let me Out” altro brano musicalmente caratteristico per il genere suonato con un buon refrain di chitarra; “Hit’n’Run” brano che ricorda un po’ i Metallica in Whisplash ma tutto sommato ben realizzato anche se la parte vocale non appare sinceramente troppo emozionante; l’ascolto prosegue con “Conquer” dalle ritmiche forsennate ed estremizzata al punto giusto; buono anche il lead solo in perfetta sinergia con il vecchio Old School’s Thrash; “Stab you one by one” pezzo sempre sulla stessa linea dei precedenti dove ancora una volta la parte canora appare un po’ troppo al di sopra delle righe; il successivo brano è “Unstoppable” Thrash vecchia scuola carico di estremismi e ritmiche inarrestabili; ritmicamente appare essere uno dei brani migliori di questo platter; “War” e la successiva “Nightstalker” non demordono e si mantengono costantemente sulla linea ritmica dei precedenti brani. Conclude “Minefield Game” devastando completamente i timpani dell’ascoltatore del tutto positiva. Il disco si presenta su una linea compositiva molto attaccata al vecchio thrash offrendo delle ritmiche assolutamente cariche di energia e in totale sintonia con il genere; probabilmente, al di là della positività di questo lavoro, una nota critica va evidenziata per la non troppa diversità ritmica di qualche brano e per la parte cantata che forse, al di là della convinzione manifestata, appare stilisticamente un po’ sopra le righe.
Track by Track
- Dying on Stage 60
- Let me Out 65
- Hit'n'Run 60
- Conquer 65
- Stab you one by one 60
- Unstoppable 75
- War 60
- Nightstalker 60
- Minefield Game 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
67Recensione di Wolverine pubblicata il 08.08.2015. Articolo letto 1732 volte.
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