Maya «The Prophecy Is Broken» [2015]

Maya «The Prophecy Is Broken» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
09.08.2015

 

Visualizzazioni:
2119

 

Band:
Maya
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Titolo:
The Prophecy Is Broken

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex Mongoni - chitarra
Alessandro Quadrelli - basso
Mirco Petocchi - batteria
Daniele Chirichetti - tastiere
Amerigo Vitiello - voce

 

Genere:
Melodic / Symphonic / Prog Metal

 

Durata:
46' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.07.2015

 

Etichetta:
Undeground Symphony Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cd di debutto per i lombardi Maya che escono nei negozi con il loro "The prophecy is broken", per l'Underground Symphony. La band nasce nel 2011 da una costola degli Holy Gates (Alex Mongoni alla sei corde, Mirco Petocchi alla batteria e Alessandro Quadrelli al basso) con l'aggiunta di Daniele Chierichetti alle tastiere e Amerigo Vitiello (entrato a far parte della band dopo la registrazione del cd) alla voce.
Sinceramente sono sempre molto scettico quando mi metto all'ascolto di un cd di progressive e symphonic metal, ma nel caso dei Maya, questo scetticismo è svanito fin dai primi secondi della traccia d'apertura. Descrivere il sound del combo lombardo non è per nulla facile visto che riescono a spaziare attraverso numerosi generi metal senza realmente soffermarsi mai su uno preciso; la band prende sicuramente spunto da mostri sacri come Dream Theatre o Symphony X, ma le similitudini finiscono qui. I Maya sono riusciti a creare un sound molto personale e decisamente accattivante che racchiude in sé un'indubbia passione per la musica e un'ottima capacità musicale; l'aspetto che può stupire maggiormente l'ascoltatore è la pienezza dei suoni che è in grado di riempire l'ambiente come fosse una sorta di magia. Il rischio di scrivere brani molto tecnici è, spesso, di risultare troppo complicati e di annoiare l'audience; i Maya non corrono questo rischio dal momento che riescono nell'arduo compito di unire la tecnica al cuore; passano così veloci i minuti tra un assolo a velocità siderale e un coro polifonico strutturato in maniera pressochè perfetta, ed è già finito il cd.
Brani come la titletrack "The prophecy is broken" o "Fight" squarciano l'aria con la loro pulizia di suono e con una ventata di aria fresca che non sentivo da tempo. Riff di chitarra potenti ma mai estremi accompagnano una linea vocale potente e melodica al tempo stesso; il tutto è completato da una sezione ritmica che, a differenza di molte altre band, non è mai messa in secondo piano, ma completa le geniali orchestrazioni del quintetto lombardo.
In "Strangers" troviamo, come ospite, alla voce niente po' po' di meno che Marco Sivo (Time Machine, Valas e Planethard) che offre il suo gradito sostegno alla band con la sua ugola di indubbia capacità.
Il cd è stato registrato e arrangiato negli studi di Alessandro Del Vecchio, noto nome nel panorama aor e hard rock nostrano, nonché ottimo cantante e tastierista; questo ha sicuramente contribuito a far si che nulla del sound dei Maya andasse perso in fase di registrazione e missaggio.
Questo "Prophecy is broken" è quindi un debut album di tutto rispetto, che lascia presagire più che bene per i prossimi lavori. Che i nostri siano tutt'altro che alle prime armi, è un dato di fatto, ma sono riusciti a creare un'opera musicale capace di affascinare sia gli estimatori del genere sia coloro che non hanno mai apprezzato il metal più tecnico e sinfonico. Adesso non ci resta altro da fare che andare a vedere qualche loro esibizione dal vivo e attendere il degno successore di questo ottimo platter.

Track by Track
  1. Kukulkan 75
  2. Spirtis 80
  3. Treasure World 80
  4. The Prophecy Is Broken 90
  5. Fight 85
  6. Strangers 80
  7. The Chosen Ones 80
  8. The Day After 80
  9. Deja Vu 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di FallenAngel pubblicata il 09.08.2015. Articolo letto 2119 volte.

 

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