Fractal Reverb «Songs to Overcome the Ego Mind» [2015]
Fractal Reverb
Titolo:
Songs to Overcome the Ego Mind
Nazione:
Italia
Formazione:
Carolina Locatelli - basso, voce
Davide Trombetta - chitarra
Denny Cavalloni - batteria
Genere:
Fractal Rock / Math Rock / Grunge
Durata:
1h 0' 0"
Formato:
CD
23.09.2015
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Album d'esordio fresco di pubblicazione per la giovane formazione lombarda, che getta tutto il suo entusiamo sia nella musica che nella produzione e promozione del lavoro.
La presentazione parla di un concept-album, un percorso che parte da "una dimensione prettamente estroversa" per arrivare ad una "introversa", trovando così "un equilibrio definitivo". Quello che si coglie, ai primi ascolti e dalle prime impressioni, è che tutta la foga giovanilistica, condita della giusta dose di autoreferenzialità, venga sfogata nelle 15 tracce - partorite in anni di sala prove e palchi di provincia - in modo da superare l'egocentrismo tipico dell'età (della band e dei suoi stessi componenti), per approcciarsi infine in modo più maturo ed aperto al mondo e a musica nuova.
Comunque la si voglia vedere, non musica intesa come arte fine a sè stessa, ma musica come modo per comunicare, esprimersi e cambiare il proprio modo di rapportarsi col modo al di fuori del proprio io. Interessante, per una band giovane.
Musicalmente, anche da quel che declama il moniker della band e la grafica geometrica, ci si aspettava qualcosa di diverso: ad esmpio un rock rarefatto, echi, riverberi, voce in secondo piano nel mix, tappeti di chitarre. Invece, trattasi di onesto grunge rock con voce femminile, ben scritto ed eseguito, ma con alcune note poco convincenti.
Le chitarre non sono abbastanza effettate per creare più pasta sonora e suggestioni, e le distorsioni non sono sempre rese bene (anche se le foto live mostrano un muro di ampli inglesi non male - ma in fase di registrazione e mix probabilmente si è perso l'impatto). Il basso disegna linee anche non banali, ma andrebbe reso più spigoloso e presente, e dalla sua compagna batteria ci si aspetterebbe qualche ritmo meno banale, dove le canzoni o soprattutto i passaggi strumentali lo concedono. Come detto, la voce troppo avanti nel mix non convince, anche se la prova non è comunque male.
Un esordio niente male, che getta premesse per un futuro interessante: limate le imperfezioni e superato l'egocentrismo avendo fatto uno o più bagni d'umiltà, e forse tantando una via cantata in italiano, aspettiamo nuove prove dai tre.
Track by Track
- Introspective 50
- I'll find my way 60
- Song of nothing 65
- Dystonic wave 60
- Spleen 60
- Song of something 65
- Natural sounds 60
- 20 January 2013 60
- Fall in leaves 60
- Test yourself 60
- Trees in circles 60
- Hidden places 60
- Blindfolded 60
- Song of everything 65
- Outroot 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
60Recensione di F pubblicata il 30.09.2015. Articolo letto 1004 volte.
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