La Horde «Dystopie» [2015]

La Horde «Dystopie» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.10.2015

 

Visualizzazioni:
1518

 

Band:
La Horde
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Titolo:
Dystopie

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
- Frank Laprevotte :: Vocals;
- Etienne Richefort :: bass;
- Thomas Das Neves :: drums;
- Matthieu Morand :: guitar;

 

Genere:
Thrashcore

 

Durata:
41' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.10.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Band tutta al francese questa degli La Horde che, dopo il successo riscontrato per il primo full lenght, presenta questo secondo lavoro intitolato “Dystopie” offrendo un genere che spazia tra il groove e il Thrash Metal senza mai trascurare elementi hardcore che prevalgono nel complesso in ogni brano realizzato del platter. Le ritmiche nel complesso offrono un buono spunto compositivo ricordandoci, tra l’altro, in alcuni momenti anche fraseggi alla Pantera che appaiono nel complesso accettabili; buone nel complesso risultano le andature sia della chitarra, che tende a non deludere quasi mai le aspettative offrendo dei buoni fraseggi, anche mediante l’inserimento talvolta di qualche armonico, così come della batteria che risulta sempre pronta ad affrontare con una certa padronanza e dimestichezza le numerose variazioni presenti all’interno dei brani risultati all’ascolto tutti complessivamente potenti ed energetici. Quanto alla parte cantata, i quattordici pezzi incisi sono tutti eseguiti in lingua francese, ma con un livello esecutivo che appare un po’ monotono anche nell’isterismo apportato tanto da non sembrare di essere all’altezza per offrire quell’impulso necessario a far apprezzare i brani sino in fondo. Il platter apre con “Soleil Noir” brano quasi in modalità nu metal thrash che nel complesso rileva si da subito la l’identità del gruppo con l’annessa capacitò dei musicisti; il brano, non troppo spinto, è molto carico di variazioni in controtempo veramente interessanti. Da ricordare anche “Ravage” che presenta una ritmica compatta, un po’ alla Hatebreed, che racchiude riff granitici e ritmica prepotentemente ottimale; un po’ meno brillante il fattore voce che sembra non immedesimarsi troppo nel ruolo mantenendo troppo la propria costanza canora. Segue “Coma” sempre sull’onda dei precedenti con proposizioni maggiormente orientati sul thrash. “Le monde Inverti” apre con un riff un po’ alla Pantera che poi assume connotati di matrice thrash con ritmiche folle e trascinanti. Momento di calma con l’inizio di “Immortel” eseguito su base arpeggiata e con drum sdolcinata che improvvisamente si inasprisce e regala attimi di intensa follia strumentale. “Chan Chan” piace per la sua andatura un po’ punk alla Sick of it All dove ancora una volta emerge la maestosa miscela esplosiva innestata tra chitarra batteria e basso. Merita ricordare anche “Les Pionners du Chaos” con un intro strumentalmente dai toni e dalle andature eccellenti che non calano un solo istante il livello ritmico a cui simo stati abituati sin dall’inizio dell’ascolto. Anche “Resignè” si rileva un concentrato di pura potenza architettato su base Thrash hard core con riff granitici e momenti di calma che poi ritrovano la giusta aggressività all’interno dei quali si assiste ad un’ottima performance di basso; calma quasi surreale con il brano conclusivo strumentale “ La Fin Des Monde” che, tra acustici e ritmiche pacate, rilevano anche un aspetto maggiormente moderato della band. Il disco, da un punto di vista ritmico e strumentale è avvincente; discorso a parte va, purtroppo, effettuato per la parte cantata che, ad avviso di chi scrive, appare troppo strutturata su una tonalità troppo monotona che poco si addice con l’aggressività del genere suonato dai La Horde.

Track by Track
  1. Soleil Noir 70
  2. Nous Savions 60
  3. Dernier Souffle 65
  4. Ravage 60
  5. Coma 65
  6. Le monde inverti 70
  7. Immortel 70
  8. Chan Chan 75
  9. Sous la Banniere obscure 75
  10. Tony 60
  11. Les Pionners du chaos 65
  12. Solitaire 75
  13. Resigne 75
  14. La fin des mondes 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 04.10.2015. Articolo letto 1518 volte.

 

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