Trivax «The World is Dead» [2014]

Trivax «The World Is Dead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
10.10.2015

 

Visualizzazioni:
1083

 

Band:
Trivax
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Titolo:
The World is Dead

 

Nazione:
Uk / Iran

 

Formazione:
Shayan S :: Guitars, Vocals
Matthew Croton :: Drums
Benjamin Sheldon :: Guitars
Phillip Taggart :: Bass

 

Genere:
Rock n Roll / Extreme Metal

 

Durata:
18' 15"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Occult Society Promotion
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Recensione

Curiosa la storia dei Trivax, band Death/Black Metal formata in Iran nel 2009, ma che di fatto non ha mai pubblicato niente finché Shaytan S. nel 2011 si è trasferito a Birmingham, Regno Unito. Da qui, insieme a una nuova completa formazione, la band ha pubblicato alcuni EP, singoli e demo, e ora ritorna ancora con un nuovo EP, ovvero questo “The world is dead”, che in realtà è composto da solo due canzoni, essendo la prima e l’ultima degli outro.
In verità, “The world is dead” mostra una band a due facce, che dà il meglio quando suona black metal, come in “Wormwood”, dove la band arriva a raggiungere i livelli di certi Watain per un’ottima impostazione vocale, ma anche per l’utilizzo di certi riffs appunto in quello stile, nonché per un buon uso della chitarra solista, che riesce bene a valorizzare i brani. Dove invece la band brilla un po’ di meno è quando prova a sperimentare riffs death metal come in “Of stone and flesh”, dove la qualità sonora si mostra meno adatta a donare la giusta profondità, ma soprattutto certi passaggi, come i riffs più lenti su una batteria molto più veloce, non risaltano come dovrebbero, mancando di incisività. Ed è un peccato visto che anche qui le parti più tipicamente black metal, come l’arpeggio iniziale, risaltano alla perfezione. Il brano va poi a scemare in un interessante outro solo per il basso.
Risultato: saranno anche attivi e interessanti, ma tuttora i Trivax forse fanno anche più del necessario, con uno stile che risalta in quanto black metal e non eccelle quando invece assume influenze più death. Ciononostante, alcune promesse sono più che buone. Speriamo solo che vengano rispettate in futuro, magari con una migliore veste grafica, che questa sembra presa da un demo power metal.

Track by Track
  1. The dawn of man - Intro S.V.
  2. Wormwood 75
  3. Of stone and flesh 65
  4. Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl pubblicata il 10.10.2015. Articolo letto 1083 volte.

 

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