Disarmonia Mundi «Cold Inferno» [2015]

Disarmonia Mundi «Cold Inferno» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.10.2015

 

Visualizzazioni:
1962

 

Band:
Disarmonia Mundi
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Titolo:
Cold Inferno

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ettore Rigotti :: Vocals, Guitars, Bass, Keyboards, Drums
Claudio Ravinale :: Vocals
Bjorn Strid :: Vocals

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
45' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.06.2015

 

Etichetta:
Coroner Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Strano caso quello dei Disarmonia Mundi, una band molto talentuosa nel metal italiano, che da sempre si è avvalsa nientemeno che di Bjorn dei Soilwork come guest alla voce, che ha sempre proposto albums death melodico degni di questo nome, e che si è fatta sempre valere, ma che più di tanto non è mai riuscita a emergere nonostante dei lavori tutti di gran qualità, e il quinto album loro, “Cold Inferno”, non è da meno.
È difficile ormai farsi notare in questo genere musicale da sempre inflazionato e con bands che spesso hanno anche poca longevità, ma dove tanti fallirebbero, i DM ce la fanno semplicemente con un gran quantità di freschezza compositiva, che si evince sin dalla opener “Creation Dirge” e che impone un metal moderno e grintoso, che non punta tutto sui numerosi ritornelli puliti, ma anche e soprattutto su un buon lavoro della solista in tutto l’album, e che invero riesce anche ad essere variegato, con parti più catchy e orecchiabili come “Stormghost” e “Coffin”, forse la più moderna e melodica delle canzoni proposte, passando per la sfumata e cangiante “Oddities from the ravishing chasm” che in 7 minuti passa da parti più potenti ad altre più melodiche e drammatiche, finendo per le violente e più con tiro da live “Blessing from below”, “Clay of Hate” e “Slave sto the illusion of life”, probabilmente secondo me il miglior brano dell’album in quanto è il più completo.
La carta vincente di “Cold Inferno” non è una sola, ma consiste nella perfetta miscela degli ingredienti necessari per fare un disco death melodico, senza che uno sia troppo sovrabbondante, come spesso invece succede altrove: ci sono ritornelli puliti, eppure non si ha mai l’impressione di sentire una band che nei brani punta tutto solo su quello, c’è una qualità sonora pulita e potente, ma dove nessuno strumento è troppo enfatizzato rispetto agli altri e c’è una buona quantità di tecnica che tonifica i brani, più che farli sembrare troppo asettici. Tutto questo non è qualcosa che si sente spesso nel death melodico, e come ho detto è proprio ciò che rende i Disarmonia Mundi grandi e con talento. Per essere una band che essendo un duo non suona spesso, direi che “Cold Inferno” è il frutto di una band senz’altro capace, e che merita un ascolto per chi non disdegna queste sonorità musicali. Da ascoltare.

Track by Track
  1. Creation Dirge 85
  2. Stormghost 80
  3. Behind closed doors 80
  4. Coffin 80
  5. Oddities from the Ravishing Chasm 85
  6. Slaves to the Illusion of Life 85
  7. Blessing from Below 85
  8. Magna Diver 75
  9. Clay of hate 85
  10. Toys of acceleration 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.10.2015. Articolo letto 1962 volte.

 

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