Straight to Pain «Earthless» [2015]

Straight To Pain «Earthless» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Jezebel »

 

Recensione Pubblicata il:
27.10.2015

 

Visualizzazioni:
1901

 

Band:
Straight to Pain
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Titolo:
Earthless

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone Luise - Vocals
Nicolò Varaldo - Guitars
Marco Salvadori - Bass
Stefano Ravera - Drums

 

Genere:
Metal-core

 

Durata:
17' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.06.2015

 

Etichetta:
MYO Agency
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

"Earthless" è l'ultima fatica degli Straight to Pain. I quattro di Savona propongono un metal corposo, con presenza massiccia di chitarre che saturano i cinque brani dell'Ep con una serie di riff taglienti e ragionati, puntando sull'alternanza tra massima distorsione e sequenze cristalline. La stabilità ritmica è un'altra delle caratteristiche del suono degli Straight to Pain: passaggi chiari e cambi tempo creativi ma non traumatici accompagnano e potenziano i blocchi chitarristici e le vocals. Proprio quest'ultime viaggiano indisturbate sulle spesse frequenze, rigenerando continuamente il particolare pitch a metà tra scream e growl, che ben si addice alle atmosfere vagamente dark di “Earthless”. L'album si apre con “Everything Dies”, brano con cui gli Straight to Pain innescano l'ordigno sonoro, sbrigliando riff che declinano themes e giocando su sfumature ritmiche sottili. “Roots of Desperation” è caratterizzata da una fitta rete di di accordi chiusi e abrasivi e vocals aggressive. “No One Left to Save” parte da spunti numetal per poi progredire in modo cadenzato in evoluzioni ritmiche e sonore molto dinamiche, accompagnate da vocals accorate. Anche in “Whisper of War” permane la tendenza a sperimentare sui cambi tempo, mentre in “Let It Burn” la tensione si dilata dando spazio a passaggi stilistici meditati. “Earthless” si basa su solide strutture costanti attraverso le quali gli Straight to Pain riescono ad incanalare la potenza e l'aggressività, producendo cinque brani bilanciati e puliti.

Track by Track
  1. Everything Dies 70
  2. Roots of Desperation 75
  3. No One Left to Save 80
  4. Whisper of War 75
  5. Let It Burn 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Jezebel pubblicata il 27.10.2015. Articolo letto 1901 volte.

 

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