He Comes Later «Adam: The Decay» [2015]
He Comes Later
Titolo:
Adam: The Decay
Nazione:
Italia
Formazione:
- Andrea Piro :: Voice;
- Daniele Ravaglia :: Guitar;
- Vlady Yakovenko :: Guitar;
- Alessandro Scarpetta :: Bass,Voice;
- Romeo Gigantino :: Drums;
Genere:
Deathcore
Durata:
25' 43"
Formato:
EP
2015
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli He Comes Later sono una death metalcore band bolognese che mette in stampa questo Ep intitolato “Adam: The Decay”; ciò che emerge in maniera inequivoca sin da subito è il potentissimo gutturale in growl sprigionato dal cantante dai tratti estremamente espressivi supportato anche in alternanza dal bassista; anche la ritmica supportata sia dai granitici riff delle chitarre che dal buon dinamismo dietro le pelli, complessivamente sviluppa una più che appariscente e voluminosa musicalità. I sette brani dell ’Ep complessivamente dimostrano la tendenza della band a rendere imponente il lavoro soprattutto attraverso l’inserimento nei brani di alternanze strumentali che, da contesti spinti e violenti, si dirigono in situazioni di stacco musicalmente più sdolcinate; anche i vari lead solo presenti neie brani dell’Ep risultano eseguite in maniera ottimale. Dopo un intro “The Dark Mistery of Time and Space” non troppo interessante, il quintetto apre con “Beneath my Skin” brano articolato dalla ritmica quasi a martello che di seguito di sviluppa in una direzione più moderata con refrain di chitarre, lead solo e giochi di alternanze canore tra clean, scream e growl; il successivo “One More Disciple..The Loyalest” dall’alternanza ritmica tipica del Deathcore che sostanzialmente anche se a tratti appare in alcuni punti un po’ troppo lenta, non annoia; prosegue l’ascolto con il successivo “From The Abyss”, altra mazzata sui denti per l’esplosività della partenza generata da riff taglienti e doppia cassa all’impazzata di seguito tendente ad una maggiore moderazione; “Announcement” non si distacca poi troppo dai precedenti brani per la modalità alternata che resta sempre imponente ed aggressiva al punto giusto; “Blessed” appare un po’ più elaborata nella linea armonica ma resta comunque nel complesso un buon brano nonostante, come già sopra detto con momenti di pausa e stacchi un po’ troppo lunghi; l’ultimo brano è “Throne of Decepton” con apertura in scambio gutturale tra scream e growl, dall’andatura sempre spinta e alternata ma dalla conclusione assolutamente piacevole e pacata. L’Ep si rileva nel complesso ben strutturato anche se la linea esecutiva dei brani sostanzialmente appare essere forse un po’ troppo monotona nel componimento; ciò in ogni caso non declassa però un lavoro che complessivamente dimostra la preparazione artistica della band.
Track by Track
- The Dark Mistery of Time and Space 60
- Beneath my Skin 65
- One More Disciple..The Loyalest 65
- From The Abyss 70
- Announcement 70
- Blessed 65
- Throne of Decepton 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Wolverine pubblicata il 12.11.2015. Articolo letto 1328 volte.
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