Psychotomy «Antimonia» [2015]

Psychotomy ŤAntimoniať | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.11.2015

 

Visualizzazioni:
1967

 

Band:
Psychotomy
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Titolo:
Antimonia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Lory :: Guitar and voice;
- Nene :: Guitar;
- Marco :: Drum;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
32' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.11.2015

 

Etichetta:
The Spew Records
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sarà che recentemente è tornato di moda riproporre un po’ il vecchio sound delle storiche band che hanno caratterizzato sia il Death che il Thrash Metal degli anni ’90 e i veneziani Pshycothomy ce la mettono indubbiamente tutta con questo lavoro intitolato “Antimonia” ispirandosi a band quali Napalm Death, Incantation, Asphyx, Morbid Angel e quant’altro ricavando complessivamente un sound aggressivo e ritmiche martellanti. La formazione a tre componenti vede due donne, Nene e Lori alle chitarre, quest’ultima esercitando anche una discreta performance canora in puro growl, e Marco in duplice veste di batterista e bassista. Nel corso dell’ascolto dei dieci brani racchiusi nel full lenght purtroppo si assiste alla mancanza di nitidezza del sound; sembra che il lavoro sia stato registrato vent’anni fa su nastro! E’ vero che l’ispirazione è orientata verso band di stampo mondiale e l’effetto si sente, ma sicuramente si sarebbe potuta curare un po’ di più la parte registrata e magari il mixaggio cercando di estrapolare integralmente e al meglio la capacità della band. Tutta l’esecuzione sembra risultare un po’ offuscata quasi a mascherare l’operato e la tecnica che in definitiva, seppur non troppo definita, c’è e resta d’impatto. Al di là dell’intro “Antimonia”, una sorta di dialogo e basta che si ripropone anche sul secondo brano, “The Workship of Contempt”, questa volta supportato su di una rimica lentissima e un accompagnamento distorto su accordatura estremamente bassa che successivamente prende avvio in modalità spinta e che complessivamente, seppur ricordandoci i Napalm Death di Harmony Corruption, al di là dei vari cambiamenti ritmici, rimane un po’ a sé. Il successivo “Reprieve” presenta una brutale grinta della parte cantata che probabilmente a causa di qualche effetto elettronico che ne compromette la naturalezza sembra risultare eccessivamente sincopata; la parte ritmica in ogni caso è estremamente spinta e colma di variazioni; “The Primeval Inoculation” anche in questo caso è ammirevole l’inventiva della band nella realizzazione delle parti strumentali e canore che, dopo svariati ascolti, non sembrano essere completamente nitide; “No guilt no Loss” potente ed aggressiva con numerosi refrain di chitarra non è in grado di offrire l’effetto desiderato sull’ascolto; stessa cosa accade anche per i successivi brani dove, lo ripetiamo, va premiata la capacità della band, l’estro e l’impegno manifestato che purtroppo pare, purtroppo, non poter emergere come dovuto probabilmente a causa di non ottimale cura del sound e della relativa produzione.

Track by Track
  1. Antimonia S.V.
  2. The Worship of Contempt 50
  3. Reprevie 50
  4. Neglected Entropy 55
  5. The Primaval Inoculation 60
  6. No Guilt no Less 50
  7. In Dissolution 55
  8. Reticence 50
  9. Epidemic Cerebral Sterility 55
  10. Resurrection 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
56

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 23.11.2015. Articolo letto 1967 volte.

 

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