Real Chaos «Consumo Interiore» [2015]
Real Chaos
Titolo:
Consumo Interiore
Nazione:
Italia
Formazione:
- Luca Pennetta :: Drums;
- Giuseppe Fiscarelli :: Guitars;
- Enzo Tancredi :: Vocals, Bass;
Genere:
Death / Grindcore
Durata:
30' 15"
Formato:
CD
01.09.2015
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Real Chaos, con un mix tra Death, grindcore e Thrash metal, ci fanno assaporare questo ultimo lavoro intitolato “Consumo Interiore” attraverso il quale si concentrano prevalentemente più su una linea death metal dove, alternativamente, trovano inserimento i contesti predetti; il sound è caratteristico del genere, riff granitici, andature sempre spinte a dovere e l’incessante lavoro in doppia cassa pregno anche di consistenti variazioni. La band è una delle poche che ama esprimere i propri testi in madre lingua ignorando l’inglese e dimostrando che è meglio essere se stessi al 100% piuttosto che seguire l’onnipresente flusso dell’oltre 90% delle band nostrane che amano invece esibirsi in inglese per trovare maggiore appoggio in festival o manifestazioni di portata mondiale. In ogni caso questo trio pugliese ha le idee ben chiare ed è riuscito a realizzare un’architettura incredibilmente massiccia con un sound roccioso e penetrante non poco; basta ascoltare brani come “Bugie” o “Debitore di te stesso” per rendersene conto, pochi secondi in cui si scatena l’impossibile, una sorta di congiunzione tra Brutal Truth, Napalm Death e se vogliamo anche Sodom primi anni ’90. Ed è proprio così anche considerando l’intera durata del platter di circa una mezz’ora in cui si scatenano in maniera irrefrenabile sedici brani che, pur mantenendosi sempre spinti a dovere, si danno manforte per le loro repentine variazioni e la loro violenza inaudita; anche la parte vocale si presenta in un generoso growl estremizzato ed efficace, sempre in grado di alternarsi da contesti violenti ad altri meno aggressivi. Altri brani come “Mondo” e “Senza Limiti” offrono un sound compatto che evidenzia l’alternanza tra contesti quasi più moderati e altri caratterizzati dall’incredibile violenza del blast beat offertoci dal batterista. Inutile procedere con la disamina di ogni singolo brano proprio in considerazione del fatto che risultano tutti dai tratti devastanti e pregni di intensità dove solamente una ripetuta serie di ascolti ne rendono giustizia al punto da apprezzarlo per la sua singolarità oltre che per l’ originalità.
Track by Track
- Mondo 70
- Senza Limiti 75
- Grido di dolore 70
- Life of devastation 70
- Consumo Interiore 75
- Bugie 75
- Debitore di se stesso 70
- Libero di scegliere 65
- Conclusione 65
- Viaggio 70
- Fuck 70
- Tecnologia contro Dio 75
- Giorno Bastardo 70
- CLTV 70
- Ipocrisia di Pace 65
- Autocontrollo 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
71Recensione di Wolverine pubblicata il 02.12.2015. Articolo letto 1716 volte.
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