Real Chaos «Consumo Interiore» [2015]

Real Chaos «Consumo Interiore» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.12.2015

 

Visualizzazioni:
1716

 

Band:
Real Chaos
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Titolo:
Consumo Interiore

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Luca Pennetta :: Drums;
- Giuseppe Fiscarelli :: Guitars;
- Enzo Tancredi :: Vocals, Bass;

 

Genere:
Death / Grindcore

 

Durata:
30' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.09.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Real Chaos, con un mix tra Death, grindcore e Thrash metal, ci fanno assaporare questo ultimo lavoro intitolato “Consumo Interiore” attraverso il quale si concentrano prevalentemente più su una linea death metal dove, alternativamente, trovano inserimento i contesti predetti; il sound è caratteristico del genere, riff granitici, andature sempre spinte a dovere e l’incessante lavoro in doppia cassa pregno anche di consistenti variazioni. La band è una delle poche che ama esprimere i propri testi in madre lingua ignorando l’inglese e dimostrando che è meglio essere se stessi al 100% piuttosto che seguire l’onnipresente flusso dell’oltre 90% delle band nostrane che amano invece esibirsi in inglese per trovare maggiore appoggio in festival o manifestazioni di portata mondiale. In ogni caso questo trio pugliese ha le idee ben chiare ed è riuscito a realizzare un’architettura incredibilmente massiccia con un sound roccioso e penetrante non poco; basta ascoltare brani come “Bugie” o “Debitore di te stesso” per rendersene conto, pochi secondi in cui si scatena l’impossibile, una sorta di congiunzione tra Brutal Truth, Napalm Death e se vogliamo anche Sodom primi anni ’90. Ed è proprio così anche considerando l’intera durata del platter di circa una mezz’ora in cui si scatenano in maniera irrefrenabile sedici brani che, pur mantenendosi sempre spinti a dovere, si danno manforte per le loro repentine variazioni e la loro violenza inaudita; anche la parte vocale si presenta in un generoso growl estremizzato ed efficace, sempre in grado di alternarsi da contesti violenti ad altri meno aggressivi. Altri brani come “Mondo” e “Senza Limiti” offrono un sound compatto che evidenzia l’alternanza tra contesti quasi più moderati e altri caratterizzati dall’incredibile violenza del blast beat offertoci dal batterista. Inutile procedere con la disamina di ogni singolo brano proprio in considerazione del fatto che risultano tutti dai tratti devastanti e pregni di intensità dove solamente una ripetuta serie di ascolti ne rendono giustizia al punto da apprezzarlo per la sua singolarità oltre che per l’ originalità.

Track by Track
  1. Mondo 70
  2. Senza Limiti 75
  3. Grido di dolore 70
  4. Life of devastation 70
  5. Consumo Interiore 75
  6. Bugie 75
  7. Debitore di se stesso 70
  8. Libero di scegliere 65
  9. Conclusione 65
  10. Viaggio 70
  11. Fuck 70
  12. Tecnologia contro Dio 75
  13. Giorno Bastardo 70
  14. CLTV 70
  15. Ipocrisia di Pace 65
  16. Autocontrollo 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 02.12.2015. Articolo letto 1716 volte.

 

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