Fatal Destiny «Palindromia» [2015]

Fatal Destiny «Palindromia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.12.2015

 

Visualizzazioni:
1167

 

Band:
Fatal Destiny
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Titolo:
Palindromia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Zamboni :: Vocals;
- Nicolo' Dalla Valentina :: Drum;
- Filippo Zamboni :: Bass;
- Riccardo Castelletti :: Guitars;
- Alessandro Bertoni :: Keyboards;

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
34' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Album d’esordio su base metal progressive per i Fatal Destiny, giovane band veronese che ci presenta questo “Palindromia”, un otto tracce dal contenuto dinamico all’interno del quale sussiste aggressività, precisione e tecnicismo al punto giusto. La band dopo una serie di mutazioni di line up è riuscita a trovare un corretto bilanciamento che non tarda ad emergere proprio dal contenuto dei brani stessi. Non è difficile percepire in ogni brano una discreta dose di tecnica sia sulle tastiere che nell’ambito della ritmica; il cantato, sotto molti punti di vista molto simile a quello di James LaBrie, nel corso dell’ascolto del lavoro dimostra senza ombra alcuna di dubbio un’ottima capacità di interpretazione e di trasmissione delle emozioni. Degli otto brani, dopo l’ intro “Palindromia”, brano al limite del dark eseguito dalle sole tastiere ma efficace e d’impatto, si assiste ad un tecnico quanto trasportante “Beyond Dreams” grazie alla sorprendente ritmica della batteria e ai riff possenti e carichi di energia; nel brano partecipa come special guest sull’apporto alle tastiere il virtuoso Alessandro Bertoni; segue poi “Leave Me Here” track che apre con un motivo realizzato su tastiera all’interno del quale poi un lead solo appoggiato su una ritmica non troppo spinta regala una melodia che si mantiene su profili abbastanza classici; buona la performance canora; il successivo “The Gate of Time” è un progressive massiccio ma di intensità moderna che apre con un motivo alle tastiere sempre assolutamente accattivante; l’ascolto prosegue con il successivo “Fell Alone” dove un momento di pacatezza viene offerto dall’arpeggio introduttivo della chitarra su cui una splendida esecuzione cantata regala delle emozioni per poi di seguito lasciare il posto anche un ritmica moderata che trasforma il brano in una sorta di strumentale tutto da ascoltare, buono anche il lead solo operato; segue “Dear Amy” brano quasi alternative su cui si snoda un efficace progressive corposo al punto giusto ma sempre emozionante nei contenuti; è poi la volta di “Human Factory” altro progressive non troppo incisivo dai tratti dinamici e coinvolgenti dove, ancora una volta, unitamente alla buona musicalità, si assiste all’ennesima buona prova della parte cantata; il disco si chiude con un Outro “No Devil LiveD On” che a tratti ripercorre qualche spezzone di brano sin ora ascoltato; la band, al di là di un tecnicismo non troppo marcato, dimostra che il progressive è fatto di buona musicalità calibrata al punto giusto tanto da riconoscerle con questo lavoro un degno esordio discografico.

Track by Track
  1. Palindromia 70
  2. Beyond Dreams 75
  3. Leave Me Here 75
  4. The Gate of Time 75
  5. Fell Alone 80
  6. Dear Amy 70
  7. Human Factory 75
  8. No Devil LiveD On 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 19.12.2015. Articolo letto 1167 volte.

 

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