Enisum «Arpitanian Lands» [2015]

Enisum «Arpitanian Lands» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
21.12.2015

 

Visualizzazioni:
2446

 

Band:
Enisum
[MetalWave] Invia una email a Enisum [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Enisum [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Enisum [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Enisum

 

Titolo:
Arpitanian Lands

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Lys ::guitars, vocal;
- Leynir :: bass;
- Dead Soul :: drum;
- Epheliin :: female vocal;

 

Genere:
Cascadian Black Metal

 

Durata:
1h 1' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Dusktone
[MetalWave] Invia una email a Dusktone [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Dusktone

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quarto lavoro per i val susani Enisum che con il loro “Arpitanian Lands” cantano ed esternano a suon di black metal nei confronti di chi ne sa poco o praticamente nulla l’amore che nutrono per la propria terra. In effetti la band ripercorre, anche in maniera suggestiva e grazie soprattutto al sound in grado di assumere delle variabili che dal black metal si proiettano anche su un sonorità atmospheric e post black, l’energia incredibile che le Terre Arpitane sono in grado di diffondere con i loro incredibili paesaggi. Il sound dell’album, pur sostanzialmente orientato come sopra detto su base black metal, riesce in alcuni contesti a generare sonorità moderate e pacate che tendono a coinvolgere l’aspetto più emotivo dell’ascoltatore facendogli ben assopire la magia dei luoghi predetti. I distorti sono taglienti e le ritmiche, pur non troppo fantasiose soprattutto nei contesti accelerati, hanno la maggiore sui momenti più moderati e acustici. I nove brani del platter, di lunghezza medio lunga, sono realizzati curando marcatamente ogni aspetto rispetto al precedente lavoro; “Arpitanian Lands” apre con un pacatissimo intro contornato anche dal soave cantato femminile che sembra voler introdurre l’ascoltatore sui predetti luoghi; di seguito irrompe un riff in maniera quasi aggressiva che introduce un black metal tirato e urlato a dovere. Segue “Alpine Peaks” un brano che apre subito in accelerazione ed offre al suo interno momenti di stacco grazie all’arpeggio della chitarra che lascia prendere un po’ di fiato; il successivo “Chiusella’s Waters”, brano dall’inizio acustico su cui viene a svilupparsi inizialmente una ritmica moderata post black metal che poi si trasforma in maniera accattivante estremizzandosi al punto giusto. “Mountain’s Spirit”, brano dalle sonorità introduttive atmospheric che sembra voler presentare un contesto più dark dei luoghi a cuore della band; il successivo “Rocialmon” nuova spinta martellante sin da subito dove un cantato perfettamente black metal si alterna su una ritmica successivamente più moderata sempre ben armonizzata nei contenuti. “Fauna’s Souls” brano di apertura acustica dove nuovamente l’interpretazione femminile che avevamo incontrato sul primo brano unitamente a quella maschile offrono un momento musicale quasi folk; l’atmosfera musicale di seguito muta e diviene aggressivamente tagliente dove le urla invocate lasciano senza dubbio un segno per la loro incisività. “The Place where you died” un altro brano dall’apertura acustica pacata ma malinconica che poi si sviluppa musicalmente bene alternando contesti moderati ad altri più dinamici; buona sempre la parte cantata perfettamente collimante con il genere suonato. “Desperate Souls” colpisce musicalmente con un nuovo inizio tra synth e acustico che genera un ambiente pacato su cui viene a prendere corpo una ritmica maggiormente accesa ma non troppo estremizzata. Anche “Sunset of my Path” si rileva con una musicalità dai tratti pacati ma anche qui si assiste ad una nuova e successiva apertura tirata ma sempre un contesto vario ed alternato nelle ritmiche. Il lavoro si rileva musicalmente ben coordinato su tutti gli aspetti; forse i brani, a sommesso avviso di chi scrive, appaiono un po’ troppo lunghi, ma nel complesso piacciono e va bene così.

Track by Track
  1. Arpitanian Lands 75
  2. Alpine Peaks 75
  3. Chiusella’s Waters 70
  4. Mountain’s Spirit 75
  5. Rocialmon 75
  6. Fauna’s Souls 70
  7. The Place where you died 75
  8. Desperate Souls 75
  9. Sunset of my Path 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 21.12.2015. Articolo letto 2446 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.