Round7 «No Excuse» [2015]
Recensione
Gruppo vicentino questo dei Round 7 che a colpi di aggressivo Hardcore presentano il loro full lenght intitolato “No Excuse” lavoro dal sound aggressivo ed accattivante che trae come ispirazione maggiore il sound Newyorchese di vecchia scuola hardcore che ha da sempre attratto e reso prevalentemente affascinanti le realize molto spesso oggetto di sottofondo su film d’azione e di inseguimento automobilistico. La band adotta un sound che nulla a che invidiare rispetto a band del calibro di Hatebreed, Mouthpiece e azzardo anche il confronto con i Sick of It All, pieno di groove, ritmiche scattanti come molle e di altrettanta fondamentale aggressività vocale che in questo “No Excuse” risulta pienamente confacente rispetto ai canoni ordinari. I dodici brani proposti, tutti muscolosi ed energici dimostrano il discreto portamento della band al genere; basti ascoltare “No Excuse” brano d’apertura che subito fa ben capire a cosa ci troviamo di fronte, così come anche “Hell’s on Heart” altro macigno pregno di riff possenti e aggressività canora da vendere. “Buil of Lies” ci ricorda in maniera incredibile l’aggressività vocale che Lou Koller apporta nei brani dei Sick Of It All per creare quell’impatto incredibile in grado ci trascinare via al pari di un tornado. Il successivo “R7 Vs V” propone notevoli stacchi che si alternano deliziosamente al contesto ritmico spesso più spinto ed accelerato; stessa cosa va notata nel brano “Noises” che apre con un riff quasi soffocato ma poi supportato da una ritmica che aumenta in maniera sorprendente non lasciando mai un attimo di fiato; più moderato e calibrato appare “United Kids” brano non troppo aggressivo ma pur sempre efficace; sparato come una pallottola è invece “Black Blood”, potente e d’impatto; non sono da meno neanche i successivi “Heart Attack” e il successivo “We Are” entrambi dinamici al punto giusto e privi di sbavature o falde in generale; segue poi “2013” un brano che apre sempre con l’oramai nota modalità della band ma con una ritmica piena e pur sempre carica di variazioni; concludono “Always a Head Hight” e “Friends” il primo che contiene anche un ritornello molto orecchiabile e il secondo un brano nuovamente tirato come una scheggia. Il platter decreta in maniera impeccabile una più che discreta capacità compositiva della band che oltretutto riesce a dimostrare anche la coesistente differenza strutturale che sussiste tra un brano e l’altro che molto spesso, alle orecchie dei meno esperti, può trarre in inganno per una sorta di similitudine e uguaglianza.
Track by Track
- No Excuse 80
- Hell’s on Heart 80
- Buil on Lies 75
- R7 Vs V 75
- Noises 75
- United Kids 70
- Black Blood 70
- Heart Attack 75
- We Are 75
- 2013 70
- Always a Head Hight 80
- Friends 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Wolverine pubblicata il 05.01.2016. Articolo letto 1680 volte.
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