Abysmal Grief «Strange Rites of Evil» [2015]

Abysmal Grief «Strange Rites Of Evil» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.01.2016

 

Visualizzazioni:
2053

 

Band:
Abysmal Grief
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Titolo:
Strange Rites of Evil

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lord Alastair :: Bass
Lord of Fog :: Drums
Regen Graves :: Guitars
Labes C. Necrothytus :: Keyboards, Vocals

 

Genere:
Gothic / Doom Metal

 

Durata:
47' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Terror From Hell Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Eccezionale quarto album per i seminali Abysmal Grief, che ci propongono un Doom dalle evidentissime sonorità horror, in cui convivono alla perfezione una chitarra che a volte preferisce i riffs dello Stoner Rock, e che a volte preferisce degli assoli e dei fraseggi in stile metal, con un organo onnipresente e malefico, che ammanta di una spiccata atmosfera malefica questo “Strange Rites of Evil”, il tutto rafforzato ancora da una impostazione vocale perfetta, che si alterna tra dei gemiti morbosi e delle screaming vocals maligne, per un risultato di altissimo livello. Il tutto su di una qualità sonora volontariamente retro style e fumosa ma non per questo sciatta o poco nitida.
Una ricetta dunque classica, ma incredibilmente coinvolgente per il semplice fatto che è fatta in maniera perfetta. Seriamente: gli Abysmal Grief possono prendere qualsiasi riff e farci letteralmente ciò che vogliono: in mano a loro suonerà sempre malvagio e non vi stancherà proprio mai, sia quando le atmosfere si fanno simili a certo black metal rallentato di “Child of darkness”, sia quando le atmosfere sono esecrande e sacrileghe, come nella incredibile “Radix Malorum”, che è anche la mia preferita dell’album. E a testimonianza del fatto che l’album non è affatto monocromo, la prima e l’ultima canzone sono là, col loro minutaggio superiore ai 10 minuti, per dimostrare che gli AG sanno creare climax e tensione da sfogare con ottimi cambi di tempo che sono semplicemente una delizia per le orecchie.
In altre parole: “Strange rites of evil” è un jackpot totale, un disco imperdibile per gli amanti delle atmosfere horror e parecchio personale, paragonabile solo a certe cose dei primi Death SS (ma neanche tanto), e che consiglio agli amanti del doom più incrociato col rock e col metal, ma anche a chi ama le sonorità malvagie del Black Metal, per non parlare di chi ama approcci scenici più teatrali tipo primi Death SS, Ghost B.C., King Diamond et similia. Il voto è molto alto per due semplici motivi: punto primo, perché quella è la fascia di voto che riservo a chi pubblica roba competente a livello internazionale, punto secondo, perché (permettetemi una punta di orgoglio nazionale) il senso di sacrilego e di morboso è qualcosa che trovo tipicamente italiano, che non credo che qualcun altro da qualche altra nazione saprebbe fare come fanno gli Abysmal Grief. Un’istituzione e una garanzia, ecco cosa sono “Strange rites of evil” e gli Abysmal Grief.

Track by Track
  1. Nomen Omen 90
  2. Strange rites of evil 95
  3. Cemetery 90
  4. Child of darkness 95
  5. Radix malorum 95
  6. Dressed in black cloaks 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
93

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.01.2016. Articolo letto 2053 volte.

 

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