Phobos Preacher «Asfixia» [2015]

Phobos Preacher «Asfixia» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
23.01.2016

Band:
Phobos Preacher

Titolo:
Asfixia

Nazione:
Spagna

Formazione:
- Dany Carmona :: Vocals;
- Diego López :: Guitars;
- Tatín :: Guitars;
- Herrero :: Bass;
- Adrián Bayona :: Drums;

Genere:
Death / Thrash Metal

Durata:
41' 7"

Formato:
CD

Data di Uscita:
14.12.2015

Etichetta:
Art Gates Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Questo aggressivo quintetto proveniente dalla penisola iberica ed in particolare da Saragozza chiamato Phobos Preacer, ci presenta questo secondo full- lenght intitolato “Asfixia” rilasciato dalla Art Gates Records e strutturato su un Thrash Death Metal estremamente compatto e dalla sonorità possente come un macigno. I tredici brani del platter che si unificano in quasi tre quanti d’ora di ascolto rilevano lo stile della band che appare estremamente tecnico, dinamico e nello stesso tempo ricco di variazioni strutturali che non passano inosservate. Dopo un intro intitolato “Nervous..”, brano dai tratti quasi inquietanti che sostanzialmente prepara l’ascoltatore quasi a renderlo un po’ nervoso per l’appunto all’inizio del primo effettivo brano del platter “Asfixia” dove emerge immediatamente il tratto estremamente aggressivo della band; strumentalmente si assiste a repentini cambi ritmici in puro thrash death metal dove ben assapora la carneficina l’ottima performance in puro growl del cantante Dany Camona; il successivo “Mi Realidad” dall’ intensità leggermente più bassa del precedente brano, propone un caratteristico sound death metal che nel corso dell’ascolto pare a poco a poco trasformarsi in una sorta di Thrash; segue l’ascolto con la successiva “Palabra de Dios”, altro macigno strutturato con riff granitici e altrettanta grande prova dietro le pelli che delizia l’ascolto per la sua incredibile ritmica; “Ultimo Suspiro” è un brano di una potenza smisurata dove si assiste a passaggi ritmici incondizionati e strutturati con una semplicità da maestri, anche se non appare ottimale la soluzione adottata sul lead solo; segue l’ascolto con il successivo “Soluciòn Exsterminio” un brano ritmicamente più lento del precedente ma dall’attenta ritmica che non abbassa un solo istante la guardia grazie al buon lavoro delle chitarre; “Rencor” dove si assiste ancora una volta all’incredibile sintonia che rincorre tutti gli strumentisti nella realizzazione dei brani; qui si assiste ad un’ottima prova delle due chitarre che si inseguono l’una con l’altra oltre che l’accattivante lavoro della batteria più disinvolta nell’adottare andature questa volta più Thrash; “Sententia” brano che tende a crescere a poco a poco il successivo intro della chitarra; intermezzo acustico unito a lead di accompagnamento intitolato “Posterdo” che dimostra anche il lato più armonico e dolciastro della band. “Prisòn en Vida” uno dei brani più belli ed intensi del platter doppia cassa, ritmica delle chitarre dai tratti polivalenti tutta da ascoltare;”Hundidos” ci propone sempre un tipo di andatura più moderata strutturata su base thrash con un risultato anche questa volta assolutamente accattivante; è poi la volta di “Exodo” brano che improvvisamente supporta l’ascolto con la giusta dose di intensità data dalla sinergica ritmica che abbraccia l’intensità delle due chitarre con la batteria; “Egoismo” chiude il platter riconducendoci ad una andatura inizialmente potente nel sound ma non troppo aggressiva; il brano muta improvvisamente per aumentare incredibilmente la propria velocità. A conclusione dell’ascolto non possiamo far altro che elogiare questa band che è in grado di estremizzare al punto giusto l’ascoltatore con le sue intense ritmiche e gli innumerevoli riff; unica nota critica, non ho trovato particolarmente piacevoli i lead solo di chitarra che danno un po’ l’idea di essere stati ideati all’ultimo momento senza averne curato troppo l’elaborazione.