Bibliopegia Antropodermica «The Eleusinian Mysteries - the Descent, the Search, the Ascent» [2015]

Bibliopegia Antropodermica «The Eleusinian Mysteries - The Descent, The Search, The Ascent» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
25.01.2016

Band:
Bibliopegia Antropodermica

Titolo:
The Eleusinian Mysteries - the Descent, the Search, the Ascent

Nazione:
Italia

Formazione:
- Ettore Pino :: Vocals;
- Valerio Pipino :: Guitars;
- Francesco Riezzo :: Bass, Backing Vocals;
- Fabio Palmisano :: Drums;

Genere:
Death Metal

Durata:
13' 18"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2015

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I salentini Bibliopegia Antropodermica esordiscono con quest Ep autoprodotto dal titolo “The Eleusinian Mysteries – The Descent, the Search, the Ascent” a tre tracce comprensivo di un brano realizzato in versione live, sfoderando un brutale quanto accanito Death Metal; il sound è possente, le ritmiche aggressive il giusto e la parte cantata in growls accattivante; le andature, seppur apparentemente tutte martellanti per il genere suonato, in realtà spesso nascono dei momenti intensi pregni di armonia significativamente accattivanti. Il nome della band deriva dall’antica arte che prevedeva la rilegatura dei testi in pelle umana e non a caso l’espressività della band tende a congiungere la musica con la letteratura antica e ad avviso di chi scrive, la proposta del quartetto non si rivela banale in un solo secondo nel corso del breve ascolto dell’Ep. Le tematiche trattate affrontano arcani riti religiosi dell’antica Grecia ispirate ai Misteri Eleusi. Procedendo con l’ascolto, il primo dei tre brani è “Nestis – or She Whose Tears Moisten the Mortal Springs” che apre con un riff possente ed intenso che viene avvicinato da una drum intensa che non offre alcuna tregua nell’elaborazione della propria aggressività; il brano offre numerosi spazi di variazioni in cui prevalgono a tratti anche l’ottima performance del basso. Il successivo brano “The Unwritten Law ov The Divine Order – Demeter” apre con un mini lead di batteria dinamico e appropriato che lascia spazio d una ritmica complessivamente brutale ma anche tecnica che ben sorprende l’ascoltatore nella sua incredibile evoluzione; all’inizio del terzo minuto d’ascolto il brano offre anche un momento eseguito in acustico dove il gutturale offre ancora una volta il proprio spessore esecutivo; conclude l’Ep il brano in versione live “The Binding” che, nonostante sia un live, risulta ottimamente mixato e registrato ed è in grado di proporre nuovamente un incessante e martellante esecuzione che ancora una volta offre stacchi pregni di armonici, ben eseguiti e ricchi di indiscusso pathos. L’Ep dimostra che questa band ha nel corso del tempo maturato una esperienza individuale dei singoli membri e dà una discreta prova della propria abilità compositiva; sicuramente avremo presto modo di riparlare in maniera più approfondita della band in conseguenza nella prossima uscita del loro primo full lenght già programmata per il corrente anno.