Terra Deep «Part of this World, Part of Another» [2015]

Terra Deep «Part Of This World, Part Of Another» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
07.02.2016

 

Visualizzazioni:
950

 

Band:
Terra Deep

 

Titolo:
Part of this World, Part of Another

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Hursag :: All

 

Genere:
Progressive Black Metal

 

Durata:
40' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Part of this world...” è il terzo album della one man band americana Terra Deep da Springfield, Oregon, e andando dritto al punto, dico che l’album è un piccolo gioiello da avere per chi ama le sonorità Progressive. Per la verità l’album è presentato come Progressive Black Metal, ma credo non ci siano problemi nel dire che la parte Black Metal è quasi del tutto sparita o marginale.
Cinque sono i brani che compongono quest’album, e scorrono che è una meraviglia, semplici ma estremamente comunicativi, con una cangianza incredibile dell’umore che rende la prima canzone tranquilla e ariosa nell’introduzione, poi sullo stesso giro diventa spettrale, per poi passare ad essere veloce e corale. Questa cangianza umorale si sentirà in tutto l’album, con una profondità di mood stupefacente, e che ammalia per quanto delle parti e dei feelings apparentemente sconnessi riescono invece ad essere sapientemente uniti. Un difficile esercizio di equilibrismo su cui però il master mind Hursag se la cava alla grande. E tutto questo tenendo a mente che l’album non è molto post: poche sono le volte in cui arpeggi, effetti e soluzioni affini vengono utilizzati, più spesso è proprio il progressive extreme di gruppi come gli Opeth ad essere rilevante nelle influenze, e la vena metal resta più o meno sempre tangibile, per quanto sia fortemente deviata dalla base black/death metal. Lo si può notare, questo, in canzoni come “Portrait of winter”, incisiva, e dalla crepuscolare “Harvestide”. Ne risulta un album parecchio avvincente, coinvolgente e con un fascino che riesce nella difficile impresa di interessare sia gli amanti più open minded del metal estremo, che quelli del progressive; se proprio dovessi trovare un difetto a quest’album, direi che i cori sono a volte un po’ tronfi e ridondanti, non sempre interessanti, ma non influiscono più di tanto sulla resa delle canzoni.
Il giudizio finale premia una originalità delle canzoni davvero apprezzabile eppure tutt’altro che complicata o astrusa. Se la bellezza di un brano è quella di essere memorizzabile senza essere ruffiana, allora Terra Deep ha pienamente centrato il suo obiettivo. Album secondo me da avere per gli appassionati dei due generi, ma anche consigliabile anche a chi ne ascolta solo uno dei due.

Track by Track
  1. Et Lux In Tenebris Lucet Part I - Wax Photonic 85
  2. Et Lux In Tenebris Lucet Part II - Venus Adumbrant 90
  3. The Navigator 90
  4. Portrait of winter 80
  5. Harvestide 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Snarl pubblicata il 07.02.2016. Articolo letto 950 volte.

 

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