Shotgun Justice «State of Desolation» [2016]
Recensione
Lavoro d’esordio per i tedeschi Shotgun Justice che ci presentano il loro primo full lenght intitolato “State of Desolation”, un lavoro dal sound Heavy Metal ma dalle ritmiche maggiormente concentrate più su un hard rock semplice appartenente ad un trentennio fa. Il lavoro, al di là dell’eleganza dell’hartwork, complessivamente risulta quasi apprezzabile nei contenuti ed il motivo sostanzialmente scaturisce da una mancanza di incisività e impulsività all’interno di alcuni brani. Le melodie in definitiva sono corrette ma a lungo andare l’ascolto risulta non troppo scorrevole e poco dinamico; ciò ovviamente non deve affatto condizionare il buon operato dei musicisti ma indicativamente, come detto, la manca coinvolgimento. La parte vocale è di apprezzabile fattura, riesce ben ad esteriorizzare la propria espressività dando una discreta prova di se in quasi tutti i brani; apprezzabili risultano anche i riff che in diverse occasioni ci ricordano in parte l’operato dei Saxon; probabilmente, dare un po’ più di gain alle due chitarre avrebbe offerto in parte una più marcata tonalità all’intero lavoro. Quanto ai dieci brani, dopo un intro “Proclamation of War” di una manciata di secondi e di limitato spessore, apre le danze “Blood for Blood” un brano hard rock se vogliamo, dove ad avere la meglio è il lavoro offerto dalla drum mentre la parte vocale non cattura più di tanto l’attenzione dell’ascoltatore; apprezzabili i lead solo delle chitarre; il successivo “Blessed with Fire” apre con un buon intro, corazzato e dinamico grazie alla proposta delle due chitarre che si mantengono abbastanza vive nel corso dell’intero brano; “Nothing Left To Fear” offre un riff generico ma a poco a poco, pur mantenendosi abbastanza costante, rimane su una linea esecutiva discretamente dinamica; è poi la volta di “Nemesis (A Global Killer)”, un brano un po’ oscuro e statico dove la parte cantata viene coadiuvata dal soprano Belinda Schonfeld che in qualche modo dà piena prova della propria buona capacità; ritmicamente per qualche attimo sembra assistere ad una andatura che si avvicina seppur di poco ai Maiden; “The Scales of Justice” è uno strumentale acustico di chitarra piacevole nei contenuti; il successivo “Head Full of Bullets” dall’apertura un po’ cupa, regala in realtà un buon momento addirittura quasi in andatura thrash dove si assiste finalmente ad una più convincente prova cantata e ad un buon lavoro delle due chitarre; “Forsaken” un brano abbastanza heavy nei contenuti anche se particolare nella sua dinamica evolutiva; “Harvest the Storm” un brano dall’apertura acustica ancora una volta abbastanza cupa che si sviluppa su una base hard rock resa poco intensa a causa del sound un po’ troppo cupo e poco vivo; il platter chiude con il decimo brano “State of desolation” di otto minuti di esecuzione che ap un maggiore coinvolgimento solo nella sua seconda metà. Come detto il lavoro offre un ascolto non troppo brillante nel sound; intendiamoci, le idee ci sono, ma personalmente avrei curato maggiormente il tutto rendendolo un po’ più aggressivo visto e considerato che parliamo di una band che suona Heavy Metal.
Track by Track
- Proclamation of War 50
- Blood for Blood 60
- Blessed with Fire 65
- Nothing Less to Fear 65
- Nemesis (A Global Killer) 60
- The Scale of Justice 60
- Head Full oF Bullets 70
- Forsaken 60
- Harvest the Storm 55
- State of Desolation 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
60Recensione di Wolverine pubblicata il 09.02.2016. Articolo letto 1650 volte.
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