Awake The Sun «The Barren Sleep» [2016]
Awake The Sun
Titolo:
The Barren Sleep
Nazione:
Italia
Formazione:
NICOLA MEL :: Voice;
- GIULIANO MARZOLA :: Guitars & programming;
- MATTEO FRARE :: Guitars;
- CRISTIAN LUISE :: Drums;
- FRANCESCO GARGAN :: Bass;
- LEONARDO CASTELLANI :: Keyboards;
Genere:
Progressive Doom metal
Durata:
43' 54"
Formato:
CD
Recensione
I veneziani “Awake The Sun” ci avvolgono nelle loro intense atmosfere miste tra gothic, doom, progressive metal ed immancabile elettronica in questo loro progetto intitolato “The Barren Sleep”, un otto tracce che porta l’ascoltatore attraverso una dimensione tinta di inquietudine e speranze infrante. Il sound del platter è molto intenso e particolare visto e considerato l’insieme delle correnti che confluiscono nello stesso; riff oscuri e possenti, ritmiche mai troppo esagerate e molto lavoro eseguito dalle tastiere rendono l’ambientazione del lavoro maggiormente profonda e intensa. Proponendo stilisticamente una similitudine con band a cui gli Awake the Sun si avvicinano, possiamo citare tranquillamente Katatonia, Anathema, Novembre e Paradise Lost anche se indubbiamente la parte introduttiva del lavoro poteva far pensare ad un ennesimo esordio di un’ennesima band che tenta di farsi largo, invano, nella pregna marea di band emergenti. Ed è proprio dopo l’ascolto dell’intro “Awake” che le cose cambiano decisamente; con “No Sun”, un brano dinamico, vivo e coinvolgente, ricco di ambientazione e soprattutto di fantasia strumentale si riesce compiutamente a comprendere l’operato della band; il successivo “Stone Stained Heart” con una ritmica quasi moderata, ci si lascia trasportare dalle melodie inquietanti e dark che lo stesso propone: refrain di chitarre ed ambient forgiato dal synth sono i giusti ingredienti; buona la parte vocale nell’intero platter in grado di regalarci in taluni casi momenti quasi emozionanti per la sua innata capacità; si va avanti con “The Withering” un brano sempre dalle atmosfere significativamente oscure ma allo stesso tempo profonde e dinamiche; “Distant Calling” apre con una ventata di gelo che forte dell’eco vocale e delle ritmiche sempre degne, riesce ad offrire una più che buona melodia grazie, ancora una volta, alla magia delle tastiere. “Il successivo “Empire” sembra aprire un po’ alla Paradise Lost con quei riff quasi tenebrosi ma ricchi di quel pathos che piace all’ascoltatore; il brano indubbiamente si rileva come quello più progressive del platter, ben emergono contesti musicali strutturati anche alla Dream Teather; “Hours” si rivela sempre con un dinamismo dal carattere più progressive rispetto ai primi brani ascoltati, dove ovviamente non mancano mai inquietudine e dimensione dark a fare da contorno al brano; “Redemption” chiude il platter in maniera elegante lasciando quella sensazione oscura, quasi al limite del surreale, sempre ottimamente contorniata dall’ottimo lavoro ritmico delle chitarre e della parte cantata. Il lavoro, sul piano strumentale e sotto alcuni punti di vista, è in grado di offrire delle incredibili emozioni che colpiranno senza ombra di dubbio alcuna gli adepti delle band sopraccitate.
Track by Track
- Awake 65
- No Sun 75
- Snow Stained Heart 70
- The Withering 80
- Distan Calling 80
- Empire 80
- Hours 80
- Redemption 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
78Recensione di Wolverine pubblicata il 11.02.2016. Articolo letto 1279 volte.
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