M rock «Walking Alone» [2015]

M Rock «Walking Alone» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
27.02.2016

 

Visualizzazioni:
1992

 

Band:
M rock
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Titolo:
Walking Alone

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
M Rock :: All Instruments

 

Genere:
Rock

 

Durata:
29' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

M Rock è il gruppo di Pietro Zanetti, musicista di vecchia data italiano e che qui propone il suo primo disco solista (talmente solista, che la formazione dell’album non è ben specificata) e che propone niente più che un buon disco di revival rock n roll da 9 tracce più intro di poco meno di mezz’ora di musica, questo “Walking Alone”, appunto.
Queste sono le promesse, e questo è ciò che si ha: mezz’ora di dieci canzoni tranquille, che forse non vi cambieranno la vita, ma che di certo vi faranno passare una buona mezz’ora di divertimento, con “Rebel Lust” un po’ sborona, ma alla fine gradevole e che ci può piacere. Non male anche “Sex, fun ‘n rock n roll”, che consiste in un brano bluesy con chitarra acustica e anche voce femminile, e “Shock”, stile Ac/dc quanto volete, ma molto godibile. Da questo punto di vista “Walking Alone” si apprezza proprio come i nuovi gruppi europei che ci arrivano in redazione e che si rifanno chiaramente al rock anni 80: poco originali, ma divertenti, nostalgici e dritti al punto.
Dunque, un disco riuscito? Ma in realtà solo in parte, perché se è vero che alla fine “Walking Alone” è un album che dà tanto per quel poco che pretende, è anche vero che per certi altri aspetti irrita un po’ e quasi vai a odiarlo. In primo luogo la voce è sempre bassa e impostata, alla Rammstein per intenderci, e questo rende le canzoni meno belle semplicemente perché la voce non le esalta. Uno stile più alto e strillato avrebbe dato 10 punti in più al voto finale e fatto rendere certe canzoni il doppio, e il tutto senza contare una pronuncia in inglese a volte ridicola che rende tutto molto amatoriale, come “Let the demons in” ad esempio, che qui viene tradotta come “Leddedemonì”. Ma non solo: ok che questo cd è di poche pretese, ma da questo a riempirlo di luoghi comuni da band debuttante nerd ce ne passa, e se certi funzionano, come la cantante blues coi vocalizzi sovrabbondanti nella sesta canzone, l’orgasmo femminile nella seconda e quarta canzone sono scontatezze che davvero non vorremmo sentire e che rendono tutto prolisso, così come non vorremmo sentire la fintissima risata della quinta canzone. E infine, una tirata d’orecchie se le merita pure lo stile, a volte. Di nuovo, siamo d’accordo che quest’album vuole solo intrattenere un po’ e fare da ripasso del rock, ma mi chiedo cosa c’entra, in mezzo a questo rock n roll sporco con voce bassa e (finto) catramosa, una “Let the demons in” con la voce lirica che accompagna la voce bassa maschile. Secondo me, niente, e infatti il risultato è fuori contesto e noioso. E infine: siamo d’accordo che il rock n roll parla anche di sesso in maniera esplicita, ma i testi beceri di “Burn” a mio avviso, più che al rock n roll, appartengono a trashate tipo “Muscolo Rosso” di Cicciolina.
In conclusione: con un po’ di tolleranza, promuoviamo anche questo “Walking Alone” di M Rock, un album tutto attitudine e nostalgia, con un bel po’ di sostanza ma a tratti anche fine a sé stesso e un po’ fatto alla buona. Se vi va di ascoltare del buon vecchio rock n roll, provate a dargli un ascolto, anche se non so fino a che punto lo sentirete una seconda volta.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Coca Leader 65
  3. Rebel Lust 65
  4. Sixty n9ne 60
  5. Burn 60
  6. Sex, fun ‘n rock n roll 70
  7. Give me a gun 55
  8. Take my way 65
  9. Let the demons in 55
  10. Shock 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Snarl pubblicata il 27.02.2016. Articolo letto 1992 volte.

 

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