PRUS Dall'Oltrefiaba «Vostok» [2016]

Prus Dall'oltrefiaba «Vostok» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
01.03.2016

 

Visualizzazioni:
922

 

Band:
PRUS Dall'Oltrefiaba
[MetalWave] Invia una email a PRUS Dall'Oltrefiaba [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di PRUS Dall'Oltrefiaba [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di PRUS Dall'Oltrefiaba

 

Titolo:
Vostok

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Daniele Peracchia :: All istruments;

 

Genere:
Indie Pop / Surreale

 

Durata:
20' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.09.2015

 

Etichetta:
SceneMusic Records
[MetalWave] Invia una email a SceneMusic Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di SceneMusic Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di SceneMusic Records

 

Distribuzione:
Goodfellas
[MetalWave] Invia una email a Goodfellas [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Goodfellas [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Goodfellas

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Lavoro di non facile inquadramento questo progetto sonoro - vocale intitolato “Vostok” per mani dell’artista compositore Daniele Peracchia. Il progetto infatti si si inserisce in un quadro poetico tendenzialmente decadente e pessimista proiettato su sonorità industrial post moderne. In effetti il sound generato, se di sound vogliamo parlare, viene realizzato con bidoni di metallo, metalli e lastre di ferro addette a sonorità ferrose e metalliche così come chiodi, catene, piatti barre di ferro deputate ad un campionamento sonoro stradaiolo. Il tutto in ulteriore aggiunta ad un contesto noise prodotto dalle chitarra e dal basso lasciati a sè dinanzi agli amplificatori. Indubbiamente il tutto è sinonimo di arte e creatività che il sottoscritto apprezza ma poco vede deputato ad un contesto web come il nostro che si interessa prevalentemente di metal e suoi derivati e meno di pop surreale, almeno per quanto ravvisa lo scrivente. Le uniche note positive possono ritrarsi in brani quali “Cosmic Quiet” dove va premiata l’angelicità canora dell’artista in puro clean perfettamente nitido; stessa cosa per i brani “Vostok” che, seppur parecchio industrial nella sua proposizione, lascia ben emergere ancora una volta in maniera nitida la voce dell’autore; per “Just like Frankenstein” che musicalmente poco offre, l' indole vocale unificata al ritornello, aggiudica un punto a proprio favore. Per il resto nulla da dire, non ci sono chitarre, riff, batteria, bassi e quant’altro da poter tecnicamente elogiare o criticare. Un lavoro che probabilmente risulterà un capolavoro per taluni mentre per altri un qualcosa di insignificante; la soggettività degli ascoltatori ne trarrà le opportune considerazioni positive o negative. Nulla di personale ma io opto pienamente per la seconda considerazione.

Track by Track
  1. Glaws 40
  2. Vostok 55
  3. Apocalittica 40
  4. Just Like Frenkenstein 55
  5. Il Corpo Elettrico 40
  6. Cosmic Quiet 55
  7. Died (I Shine with my own Light) 50
  8. Over Vertebrae 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 40
Giudizio Finale
49

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 01.03.2016. Articolo letto 922 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.