Nervovago «Il Clan Rocket» [2016]
Recensione
La (R)esisto distribuzione promuove questo terzo lavoro dell’attuale duo pisano Nervovago intitolato “Il Clan Rocket” e composto in ben dodici brani di puro rock alternativo, per oltre mezz’ora di ascolto strutturato su sonorità compatte, distorti potenti e buona interpretazione vocale un po’ rauca e grezza nell’esecuzione ma efficace nell’effetto al punto da sprigionare in alcuni casi una decente proposta in un qualcosa simile tra scream e growl. Inaspettatamente, rispetto all’idea che l’ascoltatore può farsi sin da subito guardando l’artwork di questo lavoro, un po’ troppo blando a parere di chi scrive, in realtà il contenuto del platter è tutta una sorpresa da ascoltare ripetutamente. Il duo ben sa armonizzare il sound, un rock diretto ma anche crudo nei contenuti, ricorrendo anche al campionamento di alcuni effetti che non fanno altro che ottimizzare il tutto arricchendolo, se vogliamo, di qualche profilo sonoro industrial. I brani, tutti cantati rigorosamente in lingua madre, lasciano sempre, anche da un punto di vista di apprendimento, un senso a quanto riferito. Le ritmiche nella loro proposizione sono semplici nei contenuti ma il buon lavoro dei distorti rende il tutto particolarmente interessante e attraente. Non mancano nei brani anche spezzoni di film e parti narrate che rendono ancora una volta il tutto attraente nei contenuti. Primo dei brani ascoltati è “ Il Clan Rocket” un brano ritmicamente vivo e coinvolgente, distorti a cannone e voce rauca a smerigliatrice; forte anche il songwriting. Con una ritmica leggermente più lenta è “ Boston George”, brano di poco più di un minuto di ascolto che fa quasi da apripista al successivo “Breaking Bad”, addirittura tendente un po’ al doom dove non sfugge il riferimento a Laura Palmer di Twin Peaks né lo spezzone del film con riferimento all’oro bianco. In ogni caso, il susseguirsi dei brani e il ripetuto ascolto rende più che giustizia a questo lavoro portandoci a tirare le somme e rilevando che tra i migliori brani del platter spiccano sia la title track ma anche, “Breaking Bag”, “Krueger” per la sua dinamica musicale e il contenuto delle sue parole, ma anche “ Nell’urlo di Munch” intensa e aggressiva. Un disco che apprezzo e che consiglio vivamente agli appassionati dell’alternative rock e dintorni.
Track by Track
- Il Clan Rocket 80
- Boston George 75
- Breaking Bad 75
- La scena del Crimine 75
- Le Tre di Notte 75
- Krueger 80
- La proteina 75
- 3030 70
- Nell'urlo di Munch 75
- E' Necessario 70
- Gangster (Amanda la Cloche) 75
- Il Casanova (La Santa Indie) 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Wolverine pubblicata il 06.03.2016. Articolo letto 1520 volte.
Articoli Correlati
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.