Blowout «Blowout Vol.1» [2015]

Blowout «Blowout Vol.1» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.03.2016

 

Visualizzazioni:
1334

 

Band:
Blowout
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Titolo:
Blowout Vol.1

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Igor Rossi :: Vox
Giuseppe Fontanari :: Guitar
Lorenzo Helfer :: Bass
Michele Matuella :: Drums
Andrea Avancini :: Guitar

 

Genere:
Slow /Heavy

 

Durata:
32' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.10.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Blowout Vol.1” è il debut album dei Blowout da Mezzolombardo, Trentino, che condensa 8 tracce per poco meno di 33 minuti di una musica a metà tra certo Groove metal per le influenze musicali e il Southern per altre, come la passione per le chitarre ribassate e le corde basse. Tuttavia, non siamo di fronte ad un disco maturo, e i Blowout propongono un album che emula i propri idoli musicali senza cercare di fare qualcosa di personale.
Il problema per tutta la durata dell’album, o quasi, è che un po’ tutto funziona, ma non in maniera efficace. Partiamo infatti dai suoni: capisco la volontà di autoprodursi, ma questo album suona così così, con la voce troppo alta a sacrificare gli strumenti, e ne vengono penalizzate le canzoni nella loro dinamicità, e inoltre le canzoni, semplicemente, non mordono più di tanto, con una sezione ritmica che di cambiare tempo e non ostinarsi su noiosi tempi medio lenti non ce la fa, non rendendo le canzoni pesanti come dovrebbero. E terminiamo con l’influenza dei Pantera a volte troppo ingombrante che fa quasi pensare ad una clone band in certi riff, tipo l’inizio di “The Party”, e dei ritornelli che poche volte riescono a spaccare come dovrebbero. In tutto questo c’è una luce alla fine del tunnel, ed è data da “Freddy”, un brano che è quasi del tutto stoner, e che è l’unico che dimostra bene il songwriting dei Blowout, mostrando a mio avviso che per la band è questa la strada da seguire, visto che il sound scarno e rallentato di questa canzone risalta molto di più proprio come stoner che come southern/groove metal.
In conclusione: il cd di debutto dei Blowout non è ignobile, ma ha la pecca di non essere purtroppo niente di che nelle cose che contano davvero. Ci sono passaggi riusciti e alcuni interessanti sviluppi futuri, ma il resto è abbastanza poca cosa, che secondo me non ha motivo di durare molto rispetto al panorama nazionale ed estero.

Track by Track
  1. Cows, boobs and cactus 55
  2. The party 55
  3. Crew 50
  4. Dreaming 60
  5. Freddy 70
  6. Shine 55
  7. The last time 55
  8. Heaven 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.03.2016. Articolo letto 1334 volte.

 

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