Abscendent «Decaying Human Condition» [2016]
Recensione
Primo capitolo per gli Abscendent, direttamente dalla provincia di Latina, con questo esaltante quanto maestoso lavoro intitolato “Decaying Human Condition”, uscito per la label nostrana Revalve capace di lasciare un effetto accattivante sin dai primissimi istanti di ascolto. Ed in effetti queste cinque tracce pregne di Death Thrash Metal, vengono elaborate dal trio laziale in maniera assolutamente sorprendente grazie soprattutto alla propria incredibile capacità compositiva ottimamente scrupolosa e gagliarda nell’elaborazione. Sostanzialmente il lavoro offre una compattezza sonora incredibile richiamando nella propria genesi un sound moderno applicato ad un’altrettanta fenomenale sezione ritmica che in alcuni casi, ma assai indirettamente, pare ispirarsi a band quali Exodus e Death con un risultato tutto da ascoltare.
Primo dei cinque brani che tra l’altro si presentano con una lunghezza medio lunga, è “Penance” che apre in maniera aggressiva e violenta con un confronto ritmico tra chitarra e batteria che sfocia successivamente in un refrain di chitarra molto semplice ma dall’effetto particolare; il brano di seguito propone un mutamento di andatura, seppur lento, ma nuovamente accattivante nell’esecuzione.
Il successivo “Solipsia” è un altro piccolo capolavoro, un vero concentrato tra death e thrash dai contenuti entusiasmanti.
“Compelled”, apre con un riff grezzo quanto basta per mettere in chiaro le cose; la ritmica è fantasiosa il lavoro dietro le pelli va solamente ascoltato e apprezzato sino in fondo; ottima anche l’esecuzione della parte vocale che si presenta aspra ed aggressiva il giusto, lasciandosi apprezzare sino in fondo; il sound compatto e la ritmica non troppo esasperata, lasciano assaporare una dinamica evolutiva e ritmica veramente superlativa.
Stessa cosa con “Doppelganger”, brano tra i migliori ad avviso di chi scrive, ritmica oltre il normale livello, stacchi folli ed inserimento di contesti acustici toccanti sino all’ultima nota.
In “Nausea” nuova apertura con un riff aggressivo e incredibile inserimento di apparati armonici all’interno del brano che non distolgono affatto la massiccia e potente andatura ricca, ancora una volta, di fantasia compositiva che spazia da andature più accelerate ad altre lente ma elaborate nei contenuti così come anche in contesti di stacco acustici incredibilmente splendidi nei contenuti; anche il lead solo è ai limiti del virtuoso.
Concludo consigliando ad ognuno l’acquisto di questo splendido lavoro che dimostra una eccellente preparazione tecnica della band sotto ogni profilo, caratteristica questa, assai rara da ascoltare.
Track by Track
- Penance 85
- Solipsia 85
- Compelled 80
- Doppelganger 90
- Nausea 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
86Recensione di Wolverine pubblicata il 19.03.2016. Articolo letto 2035 volte.
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