Recensione

Questo album di debutto degli svedesi Thenighttimeproject sembra essere, a giudicare dalle scarse info correlate, un side project di Fredrik Norrman, noto chitarrista dei Katatonia e degli October Tide, e consiste in né più né meno che un disco facile facile post rock di tre quarti d’ora di durata, al limite con alcune influenze dark rock.
Ora, per quanto questo disco sia anche cantato e con la batteria, il mood resta sempre decisamente atmosferico e mai sopra le righe, con solo la penultima canzone a concedere un tempo medio di batteria. Per il resto il mood è stentoreo, soffuso e completamente immerso nei fraseggi della chitarra poco distorta e molto effettata, talmente tanto che “Empty signs” non ha sostanziali interventi di batteria. Ne risulta un album che per quanto abbia 8 canzoni va considerato un blocco unico, dove le canzoni seguono tutte le stesse soluzioni stilistiche, non molto vario ma interessante nelle sue trame delicate e terse eppure sfuggenti, che poco hanno a che fare col metal, dove i migliori episodi sono da ritrovarsi, secondo me, in una “Among reptiles” più guitar oriented e con una conclusione leggermente più calcata, e una più tastierizzata “Oneiros”, che comunque come detto non si discostano granché da quanto fatto.
Questo è quanto, in poche parole. Thenighttimeproject è un progetto, per l’appunto, che poco chiede all’ascoltatore e che vuole solo farsi notare per ciò che ha da dare, tutto il resto è in secondo piano, compresa una differenziazione delle tracce o un brano che possa fare da singolo. Un po’ una limitazione, ma tant’è. Disco per gli amanti del post rock e solo loro.

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