Thunderstone «Apocalypse Again» [2016]
Recensione
Prosegue il filone di uscite Heavy/Power Metal con forti impronte melodiche pubblicate da AFM Records, etichetta ormai sulla cresta dell’onda per quanto riguarda il genere in questione, firmando uscite tutte di ottimo livello soprattutto di band del centro-nord Europa. Questa volta tocca ai Thunderstone, band proveniente dalla Finlandia in attività da 2000, con il loro ultimo lavoro “Apocalypse Again”. Questo album vede nuovamente Pasi alla voce, sostituendo Rick dopo la breve parentesi durata un solo disco, Dirt Metal; la band appare in gran forma e si esprime con un ottimo songwriting dinamico e fluido, capace di unire virtuosismi tecnici come duelli di soli tra chitarra e tastiere, a parti più ballad-oriented che carpiscono l’ascoltatore. Le coordinate principali che si possono dare, tanto per capire immediatamente quanto scritto nelle precedenti righe, vanno dai Gamma Ray fino ai Sonata Arctica, loro connazionali.
Possiamo affermare che gran parte del lavoro di arrangiamento dei brani ruota intorno a queste incursioni strumentali, ben concepite e soprattutto ben piazzate all’interno della scaletta dei brani senza risultare eccessivamente presenti.
Come spesso capita durante l’analisi di questi lavori, la prova tecnica complessiva di tutta la band è veramente ineccepibile, così come la qualità audio proposta (anche se questo punto ogni tanto viene un po’ a mancare), il mix è ben strutturato riuscendo abilmente a valorizzare ogni passaggio saliente delle varie sezioni strumentali e vocali, contribuendo a quella che è una produzione complessivamente di altissimo livello.
Quello che si avverte un po’ carente, è l’originalità stessa del lavoro; in un panorama affollato come quello del Melodic, Heavy/Power e Prog, riuscire a spiccare diventa veramente difficile, ed ancor di più se manca veramente il guizzo creativo capace di stupire chi ascolta. L’intero album costituito da nove brani è scorrevole, però il riascolto non viene favorito particolarmente.
Complessivamente un buonissimo lavoro, assolutamente niente da criticare, ma il calderone di band che si focalizza su questo genere inizia a diventare veramente troppo pieno, soprattutto a livello europeo, non riuscendo a far emergere nuove personalità dominanti della scena; facendo passare un po’ in sordina ottime uscite proprio come questa “Apocalypse Again”.
Track by Track
- Veterans of the Apocalypse 80
- The Path 70
- Fire and Ice 75
- Through the Oain 70
- Walk Away Free 65
- Higher 70
- Wounds 75
- Days four Lives 75
- Barren Land 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
73Recensione di Dust pubblicata il 19.04.2016. Articolo letto 1038 volte.
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