Ever-Frost «Undefined Colors» [2016]

Ever-frost «Undefined Colors» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.04.2016

 

Visualizzazioni:
1535

 

Band:
Ever-Frost
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Titolo:
Undefined Colors

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Bonne :: Bass
Fede :: Drums
Anno :: Guitars
Claudio Mulas :: Guitars
Lion :: Vocals

 

Genere:
Swedish / Progressive Metal

 

Durata:
25' 15"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
15.01.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Orion Music Agency
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Recensione

Ep di raccordo per i Modenesi Ever Frost, che si definiscono Swedish Progressive Metal, dopo il debut album di tre anni fa.
Ora, io non ho sentito il cd di debutto di questi ragazzi, ma mi viene davvero da pensare che i “colori indefiniti” di cui parlano siano le loro canzoni e gli equilibri, ben architettati, ma stravaganti. E questo è un bene se la struttura delle canzoni è aperta e contaminata poiché porta solo ad essere più originali, ma porta anche ad avere un songwriting che più di una volta sta sul filo del rasoio e che si mostra delicato. E come se la cavano in tutto questo gli Ever-Frost? La risposta, in breve, è: così così. Perché per quanto le 4 tracce più intro siano senz’altro il frutto di una band che prova ad essere originale inglobano il death di stampo più moderno, il deathcore e tendenze prog marcate, qui le 4 canzoni sono fin troppo diverse e a volte sembrano troppo scollate l’una dall’altra, rendendo un certo trademark di riconoscimento della band poco tangibile. Questo songwriting si lascia facilmente apprezzare nella più esemplificativa “Phoenix rising”, quasi da singolo, ma si differenzia dalla più death metal “The hive mind” che punta molto di più sulla compattezza, mentre le tracce centrale più che variegate mi sembrano un mix di deathcore e prog anche abbastanza riuscito, ma che non è scevro da certe lungaggini compositive che portano questi brani a sforare i 7 minuti dove la sostanza del brano va un po’ a perdersi.
Insomma: certo, essere poliedrici non è male come cosa, e apprezzo molto l’eterogeneità, ma forse gli Ever-Frost vanno un po’ oltre per i miei gusti e vanno a strafare, mostrando che per quanto si sforzino di essere originali tendono anche ad essere un po’ dispersivi e a non avere delle influenze ben collegate. Ciò non toglie che gli amanti delle sonorità prog/extreme più esasperate e possano essere interessati a “Undefined Colours”, anche se per me, ripeto, andare dritto al punto farebbe solo del bene a questi ragazzi.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. The hive mind 70
  3. Undefined Colours 65
  4. City 65
  5. Phoenix rising 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 30.04.2016. Articolo letto 1535 volte.

 

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