Iron Savior «Titancraft» [2016]

Iron Savior «Titancraft» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
01.05.2016

 

Visualizzazioni:
3470

 

Band:
Iron Savior
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Titolo:
Titancraft

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
- Piet Sielck / Vocals, Guitars
- Joachim "Piesel" Küstner / Guitars
- Jan-Sören Eckert / Bass, Vocals (additional)
- Thomas Nack / Drums

 

Genere:
Heavy / Power Metal

 

Durata:
51' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.05.2016

 

Etichetta:
AFM Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Continuiamo a ricevere dischi made in Germany, incentrati su sonorità decisamente Power Metal, come sempre di altissimo livelli; chiaro segno che questo genere continua a tenere alta la sua presenza nella scena musicale tedesca. Questa volta sono di turno gli Iron Savior, originariamente formati come studio project di Kai Hansen (Gamma Ray) e Thomen Stauch (Blind Guardian), entrambi i fondatori ad oggi non militano più nella band che è diventata qualcosa in più rispetto ad un progetto “sforna album”.
Questo “Titan Craft” rappresenta il nono album della band, in attività dal 1997 con il primo disco, in tutta l’attività si nota una grossa evoluzione che vede maturare molto le sonorità a partire da un embrionale NWOBHM (anche un po’grezzo), fino a sviluppare caratteristiche sempre più Power.
Alcune delle caratteristiche iniziali della band ancora sono ascoltabili in brani come “Seize the Day”, ma per il resto siamo decisamente su altri territori, molto più epici e fantasy; le composizioni non hanno nulla di particolarmente innovativo, se non arrangiamenti abbastanza azzeccati e freschi in generale, accompagnati da una performance tecnica superba da parte di tutti i musicisti coinvolti.
Allo stesso modo, la produzione è di livello altissimo, non che ci fosse da dubitare di questo aspetto visto che risulta sempre il nono disco di una band di livello super internazionale; complessivamente un prodotto che segue gli standar del genere, sia nei suoni che nei bilanciamenti strumentali e vocali.
Quello che lascia un po’ perplessi, a livello di produzione, sono gli inserimenti di elementi come fulmini, nitriti di cavalli ricorrenti, che risultano un po’ fuori luogo; non tanto perché non in linea con i contenuti, ma più che altro perché risultano un po’forzati e banali, così come un breve inserimento western in Beyond the Horizon.

Non essendo un grande appassionato del genere e della band in particolare, mi rimane un po’ difficile inquadrare il lavoro all’interno della storia del progetto stesso, vedendolo come effettivo punto di arrivo; mancando questa visione d’insieme questo disco rischia di passare un po’ inosservato in quanto ennesimo lavoro Heavy/Power della scena odierna.

Track by Track
  1. Under Siege (Intro) 65
  2. Titancraft 75
  3. Way of the Blade 80
  4. Seize the Day 75
  5. Gunsmoke 85
  6. Beyond the Horizon 75
  7. The Sun Won't Rise in Hell 80
  8. Strike Down the Tyranny 80
  9. Brother in Arms 75
  10. Surrender 75
  11. Rebellious 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Dust pubblicata il 01.05.2016. Articolo letto 3470 volte.

 

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