Pay for Pleasure «Pay for Pleasure» [2016]

Pay For Pleasure «Pay For Pleasure» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
10.05.2016

 

Visualizzazioni:
965

 

Band:
Pay for Pleasure
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Titolo:
Pay for Pleasure

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Anuar Arebi :: All instruments

 

Genere:
Death / Thrash

 

Durata:
41' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Pay for Pleasure è l’album di debutto per il Bolognese di un tal Anuar Arebi, uno sconosciuto la cui biografia su Facebook parla di collaborazioni internazionali per quest’album, e di cui non c’è traccia in quest’album, così come non c’è traccia di line-up (la batteria sono quasi sicuro che è una drum machine) o qualsiasi altro riferimento tranne che una descrizione astratta sul proprio lavoro e il link di soundcloud. Se già così avevo qualche grattacapo, l’ascolto di queste 11 tracce in 41 minuti e mezzo me ne hanno provocato qualcun altro, sinceramente.
Perché PFP è un album confuso nella personalità, che sembra essere old school nell’opener “Matter to energy”, ma subito nella seconda canzone il songwriting diventa più melodico, per poi mostrarsi (stranamente) più a suo agio quando suona thrash come nella quarta canzone o nell’ottava piuttosto che quando suona death metal. A tutto questo aggiungete ancora che la terza canzone è monocorde e nulla più che discreta, mentre la quinta unisce voce femminile parlata e arpeggi a una canzone invero non male, ma dove le idee presentate sono poche. E come se non bastasse, se già finora lo stile del nostro Anuar non ci è sembrato molto definito, dalla sesta canzone le cose cambiano ancora, e tra intermezzi vari, samples presi qua e là, introduzioni troppo lunghe di certi brani, una cover dei Metallica e una anche maggiore variazione di stili, ecco che la mia attenzione per questo disco cala, viziato da degli equilibri musicali che definirei troppo disordinati nella prima parte, e addirittura casuali nella seconda, con troppi fronzoli, intermezzi e samples dall’utilità incomprensibile.
Nessuno nega che Anuar sia un bravo chitarrista, ma lui da solo non può farcela, il suo stile va affinato, e soprattutto in quest’album c’è molto filler, specialmente nella seconda parte. Disco secondo me dall’interesse marginale.

Track by Track
  1. Matter to energy 60
  2. The judgement 60
  3. Burning times of this anxiety 55
  4. Daze Suffocation 65
  5. Everlasting pain 55
  6. Blasted heart - Intermezzo S.V.
  7. The hanged man 55
  8. Carnage Rhapsody 65
  9. State Of Insanity (disturbed Bed Rest) - Intermezzo S.V.
  10. Battery - Cover Metallica S.V.
  11. 25 - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
58

 

Recensione di Snarl pubblicata il 10.05.2016. Articolo letto 965 volte.

 

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