Pay for Pleasure «Pay for Pleasure» [2016]
Pay for Pleasure
Titolo:
Pay for Pleasure
Nazione:
Italia
Formazione:
Anuar Arebi :: All instruments
Genere:
Death / Thrash
Durata:
41' 35"
Formato:
CD
2016
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Pay for Pleasure è l’album di debutto per il Bolognese di un tal Anuar Arebi, uno sconosciuto la cui biografia su Facebook parla di collaborazioni internazionali per quest’album, e di cui non c’è traccia in quest’album, così come non c’è traccia di line-up (la batteria sono quasi sicuro che è una drum machine) o qualsiasi altro riferimento tranne che una descrizione astratta sul proprio lavoro e il link di soundcloud. Se già così avevo qualche grattacapo, l’ascolto di queste 11 tracce in 41 minuti e mezzo me ne hanno provocato qualcun altro, sinceramente.
Perché PFP è un album confuso nella personalità, che sembra essere old school nell’opener “Matter to energy”, ma subito nella seconda canzone il songwriting diventa più melodico, per poi mostrarsi (stranamente) più a suo agio quando suona thrash come nella quarta canzone o nell’ottava piuttosto che quando suona death metal. A tutto questo aggiungete ancora che la terza canzone è monocorde e nulla più che discreta, mentre la quinta unisce voce femminile parlata e arpeggi a una canzone invero non male, ma dove le idee presentate sono poche. E come se non bastasse, se già finora lo stile del nostro Anuar non ci è sembrato molto definito, dalla sesta canzone le cose cambiano ancora, e tra intermezzi vari, samples presi qua e là, introduzioni troppo lunghe di certi brani, una cover dei Metallica e una anche maggiore variazione di stili, ecco che la mia attenzione per questo disco cala, viziato da degli equilibri musicali che definirei troppo disordinati nella prima parte, e addirittura casuali nella seconda, con troppi fronzoli, intermezzi e samples dall’utilità incomprensibile.
Nessuno nega che Anuar sia un bravo chitarrista, ma lui da solo non può farcela, il suo stile va affinato, e soprattutto in quest’album c’è molto filler, specialmente nella seconda parte. Disco secondo me dall’interesse marginale.
Track by Track
- Matter to energy 60
- The judgement 60
- Burning times of this anxiety 55
- Daze Suffocation 65
- Everlasting pain 55
- Blasted heart - Intermezzo S.V.
- The hanged man 55
- Carnage Rhapsody 65
- State Of Insanity (disturbed Bed Rest) - Intermezzo S.V.
- Battery - Cover Metallica S.V.
- 25 - Outro S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
58Recensione di Snarl pubblicata il 10.05.2016. Articolo letto 965 volte.
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