Virgo «Virgo» [2016]
Recensione
Dopo un primo full lenght autoprodotto ed una successiva ed intensa attività live, i vicentini Virgo presentano questo secondo lavoro che ha come titolo lo stesso nome della band e che propone ben dodici tracce concentrate su un dinamico stoner rock cantato rigorosamente in lingua madre. Sin dai primissimi istanti di ascolto si percepisce un sound grintoso e dai contenuti decisamente fedeli allo stoner rock; discreta ma a tratti anche ottima la proposta vocale, imponente e ruvida, ma mai sdolcinata. I dodici brani si susseguono tra ritmiche dal tenore rock, pur sempre polverose dai distorti delle chitarre, a contesti decisamente stoner per l’appunto, che si rilevano in alcuni casi particolarmente moderati nei contenuti pur alternandosi nella dinamica propositiva. Si consideri, tra l’altro che la band con questo disco ha recentemente vinto il premio Mei alla “Biennale Marte Live”. Tra i brani da ricordare, in particolare, l’opener del platter “Danza di corteggiamento” dall’apertura quasi soffusa che poi dà spazio a quella musicalità rock stoner intensa forgiata con un sound decisamente potente nei contenuti all’interno del quale irrompe la pronta quanto monumentale performance vocale del cantante Perrino; il brano in ogni caso alterna sia tra momenti pacati ad altri più irruenti; altro brano dai contenuti interessanti, a parere di chi scrive, è “Aspirare”, con la sua andatura ritmica semplice nei contenuti ma decisamente coinvolgente sotto ogni profilo; sempre ottima rimane l’immissione della parte vocale decisamente proposta nel suo caratteristico clean completo ma imponente. Apertura decisamente stoner per “Nel fondo della segreta ossessione” brano che alterna la predetta andatura con un contesto pacato strumentalmente soave nei contenuti; “Visione intima (tutto di lei)”, altro brano moderato nei contenuti con dal tenore estremamente toccante sotto il profilo percettivo; buona la linea sia ritmica distorta ed ovviamente l’ormai maestosa parte vocale. Un lavoro che indubbiamente non si dimentica con facilità visti e considerati i contenuti sia sotto il profilo cantato che sotto quello ritmico, mai irruente o prepotente, ma che striscia in maniera sottile lasciandosi decisamente notare.
Track by Track
- Danza di Corteggiamento 75
- Vergine Ivrea 65
- Selene 70
- Coco 65
- Aspirare 75
- E' uno di quei giorni 70
- Nel fondo della segreta ossessione 70
- Pensieri Infetti 65
- L'Astinenza 70
- Bianca Ombra 70
- Visione intima (Tutto di lei) 70
- Trasparenze 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di Wolverine pubblicata il 13.05.2016. Articolo letto 2294 volte.
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