Grimness «A Decade of Disgust» [2016]
Recensione
I romani Grimness, la cui formazione risale addirittura all’anno 2002, mettono in ristampa il loro primo lavoro intitolato Increase Humanity Disgust arricchito questa volta con un nuovo artwork ed in uscita con il titolo “A decade of Disgust” con il quale la band celebra i quasi quindici anni di formazione arricchendo il disco di una serie di demo e materiale bonus. Se la prima uscita del lavoro constava di soli nove brani, ci ritroviamo oggi con un più che completo lavoro di ristampa con ben quattordici tracce oltre alla versione live di un brano non ripetuto nella tracklist. Sonorità ben amalgamate fanno piacevolmente incrociare tra loro Death, Thrash e Black metal i cui effetti, in maniera assolutamente lineare, possono ben essere percepiti dall’ascoltatore sin dal primo ascolto del platter. Intensi, cattivi e di notevole spessore compositivo – ripropositivo, appaiono tutti brani di questa ristampa grazie anche alla più che buona produzione. Meritevoli di attenzione risultano le ritmiche forgiate tra death e black metal dove la band non si lascia troppo influenzare né dall’una né dall’altra corrente dandoci dentro al meglio e forgiando ritmiche dai contenuti decisi tra doppie casse e riff intensi. Come sopra già detto appaiono splendidi i passaggi ritmici più dinamici in black metal, ricchi di metodologia appartenente alla scuola norvegese e che richiamo ben in mente i Satyricon. Tra la carrellata dei brani meritano menzione l’opener “Introspection of the Engine” che , al di là di un intro troppo lungo e monotono lungo dopo un minuto e pochi secondi in più, scatta con una intensità ritmica dai contenuti decisamente notevoli; merita anche “From the Cosmic Chaos”, all’interno della quale emerge in maniera splendida quell’innato connubio misto tra death e black metal, dall’esito e dai contenuti sensazionali; decisamente impeccabile risulta anche la parte cantata dai toni tendenti più al black; altro brano particolare è “Blood Calls Blood” una mazzata incredibile tra stop n’ go, ritmiche accelerate, doppia cassa inarrestabile e riff precisi ed incidenti come una ghigliottina. Splendido brano è anche “At Night’s Dawn”, dall’apertura decisamente melodica e dai successivi sviluppi ritmico sonori tutti da ascoltare. Un lavoro decisamente completo che nella sua riproposizione, questa volta anche notevolmente migliorata grazie alla produzione, merita assolutamente un collocamento all’interno della propria collezione di cd.
Track by Track
- Introspection of the Engine 80
- Dimension Evil 70
- Katharsis in Vain 75
- Slay the Demiurge 75
- From the Cosmic Chaos 75
- Nihil Addiction 80
- Blood Calls Blood 80
- N.d.e. 80
- Outrooftheboby 75
- A New Version of Reality 80
- Evil in Men 80
- A Night's Dawn 75
- River of the Damned 80
- Punishment 80
- Proud to be Damned (live) 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
77Recensione di Wolverine pubblicata il 13.05.2016. Articolo letto 1880 volte.
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