Suidakra «Realms Of Odoric» [2016]

Suidakra «Realms Of Odoric» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
19.05.2016

 

Visualizzazioni:
2510

 

Band:
Suidakra
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Titolo:
Realms Of Odoric

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Arkadius Antonik - guitar, voice
Lars Wehner - drum
Marius "Jussi" Pesch - guitar
Tim Siebrecht - bass

 

Genere:
Celtic Metal

 

Durata:
47' 38"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.05.2016

 

Etichetta:
AFM Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Provenienti da Düsseldorf con ben dodici album alle spalle, i tedeschi Suidakra arrivano in maniera dirompente proponendoci il loro nuovo disco “Realms_Of_Odoric”, concept molto ricercato, come molti altri lavori della band, che questa volta lascia veramente di stucco per la complessità del lavoro. Per questa produzione infatti la band si appoggia a Kris Vervimp, già creatore di passati artwork del gruppo e di innumerevoli altre band; l’artista belga questa volta ha realizzato il fumetto “Odoric, The Wall Of Doom”, che propone un proprio mondo fantasy, con quale questo album si fonde alla perfezione nel creare le giuste atmosfere.
Se non fosse abbastanza chiaro vista la fama della band, il lavoro si basa su un Folk/Death Metal molto personale e caratterizzato, vi sono presenti spunti Heavy, Melodic e anche Power che rendono in pratica ogni pezzo diverso dagli altri, pur mantenendo un filone comune sempre abbastanza netto.
Anche se le melodie e le composizioni rimangono quasi ben piazzate su filoni europei, non mancano brani più caratterizzati da sound tipicamente americani e più moderni, dove voci e riffing avvicinano per alcuni brani al Metal Core, per capire cosa si intende, basta ascoltare “Undaunted”. Purtroppo queste sperimentazioni non risultano particolarmente ispirate, o quanto meno, cozzano abbastanza con il resto del disco risultando del tutto fuori luogo.
Oltre a determinate scelte come appena detto, anche il sound complessivo risulta particolarmente ispirato alle influenze provenienti da oltreoceano: chitarre e basso molto compressi e taglienti macinano gran parte dei riff, lasciando poco spazio sound più tipici del genere e del nostro continente; stessa cosa vale per batteria e soprattutto per voce, anzi direi per le voci, vista la presenza al growl di Arkadius, quella femminile e pulita di Tina Stabel e quella melodica del bassista Tim Siebrecht.
La produzione, come del resto ci abbitua AFM Records, è di altissimo livello, anche se non priva di qualche sbavatura che di tanto in tanto fa storcere un po’ il naso vista la dinamicità e la precisione complessiva del disco; niente di grave dal punto di vista del prodotto finale, ma purtroppo ben identificabili.
Purtroppo anche per questo disco si assiste ad una grande varietà di influenze, produzione di altissimo livello, ma purtroppo con una certa scarsità di contenuti che facciano decollare veramente l’album, che si piazza sicuramente bene ma che ancora non brilla come potrebbe.

Track by Track
  1. Into The Realm 80
  2. The Serpent Within 75
  3. The Hunter’s Horde S.V.
  4. Creeping Blood 80
  5. Undaunted 65
  6. Lion Of Darcania 75
  7. Pictish Pride 70
  8. On Roads To Ruin 75
  9. Dark Revelations 80
  10. Braving The End 75
  11. One Against The Tide 75
  12. Cimbric Requiem Bonustrack (Digipack version) 80
  13. Remembrance 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Dust pubblicata il 19.05.2016. Articolo letto 2510 volte.

 

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