Human «Cerebral Inwardness» [2016]

Human «Cerebral Inwardness» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.05.2016

 

Visualizzazioni:
1305

 

Band:
Human
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Titolo:
Cerebral Inwardness

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Edoardo Boccato :: guitar;
- Tommaso Pellegrini :: guitar;

 

Genere:
Technical Death Metal

 

Durata:
35' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.04.2016

 

Etichetta:
Eartquake Terror Noise
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Punishment 18 Records
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Code7 Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Di recente formazione, gli Human, band dedita al death metal tecnico, presenta il suo primo lavoro intitolato “Cerebral Inwardness”, un lavoro decisamente sopra le righe considerando sia l’aspetto compositivo sia quello relativo alla parte cantata. La band, stante la propria abilità, è in grado di realizzare dei riff taglienti, dall’effetto decisamente compatto arricchiti anche di relative componenti melodiche che risultano all’ascolto precise e puntuali come bisturi; quanto alla parte ritmica, la band, per la realizzazione di questo platter, si è avvalsa dell’uso della drum machine che in alcuni casi sembra però soffocare sin troppo il basso nella sua proposizione. Ciò ovviamente non rappresenta un elemento che scalfisce in toto questo lavoro; bastano in sostanza pochi istanti di ascolto per rendersi ben conto del tecnicismo e della professionalità di cui è costituito, forgiato da professionisti appassionati di musica estrema. E quanto or ora detto è pienamente confermato si dall’opener “Mutant”, un brano quasi esasperato nei contenuti ma strumentalmente di elevata fattura sotto il profilo compositivo; è poi la volta di “Act of creation”, altro branmo dai profili tecnico compositivi notevoli; le chitarre eseguono in perfetta sintonia i rispettivi ruoli intersecandosi tra riff e contesti melodici oltre a quelli in lead solo; ottima anche la parte in growl dall’effetto decisamente incisivo. L’ascolto segue con “Cerebral Inwardness” pregna di riff dai contenuti melodici tutta da assaporare; non da meno sono anche le successive “Embodied in Human Being” e “Compromised Personality”, nuove e violentissime realizzazioni che lasciano ben assaporare sino in fondo il tecnicismo degli strumentisti tra riff energici ed altrettante andature ritmiche decisamente sopra il livello medio. Segue poi “Hope”, dai tratti decisamente dinamici ed intensi con la drum machine incentrata su contesti velocissimi. “Unknow”, altra mazzata tra tecnica e velocità esecutiva; il brano seppur individuato come il più corto del disco, è ricco di lead solo assolutamente intensi nei contenuti; il successivo “Bitterness”, alterna sempre momenti decisamente tecnici ad altri maggiormente moderati che ben danno la possibilità all’ascoltatore di percepire sino in fondo le dinamiche eseguite. E’ poi la volta di “Divided Entity” dove a farla da padrone è l’alternanza tra blast beat della drum e i repentini sbalzi di tempo ritmici che le due chitarre eseguono di concerto; si giunge poi alla conclusiva “Unconscious Slave”, dall’apertura decisamente lenta che anticipa una successiva esibizione di riff decisamente tecnici che alla fine danno spazio ad un arpeggio conclusivo veramente d’effetto. Il lavoro in definitiva dimostra un’ottima capacità compositiva al punto da rendere il disco sin troppo perfetto nei suoi contenuti; ottima la produzione ed un sound decisamente anche troppo nitido.

Track by Track
  1. Mutant 75
  2. Act of Creation 80
  3. Cerebral Inwardness 80
  4. Embodied in Human Being 75
  5. Compromised Personality 80
  6. Hope 75
  7. Unknow 75
  8. Bitterness 80
  9. Divided Entity 80
  10. Unconscious Slave 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.05.2016. Articolo letto 1305 volte.

 

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