Redwest «Crimson Renegade» [2016]

Redwest «Crimson Renegade» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.06.2016

 

Visualizzazioni:
1587

 

Band:
Redwest
[MetalWave] Invia una email a Redwest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Redwest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Redwest [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Redwest

 

Titolo:
Crimson Renegade

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Il Losco :: Bass
Il Timido :: Drums
Il Lurido :: Effects, Harmonica, Vocals
Il Molesto :: Guitars, Vocals
Il Randagio :: Guitars, Vocals
La Straniera :: Vocals

 

Genere:
Spaghetti Western Metal

 

Durata:
44' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.02.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
BL Music Productions
[MetalWave] Invia una email a BL Music Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di BL Music Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di BL Music Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di BL Music Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di BL Music Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di BL Music Productions

 

Recensione

Per descrivere la musica dei Milanesi Redwest basta leggere l’autodefinizione messa sulla loro pagina facebook: Spaghetti Western Metal, ovvero un metal/rock influenzato dalla musica dei film western by Morricone. Nonostante una copertina grafica troppo rossa e anche un po’ anonima, e senza contare l’epic fail della foto d’immagine della band con un membro che indossa una maschera antigas (che c’entra col western?), ero ansioso di sentire questo “Crimson Renegade”, perché questo stile musicale può essere fatto bene. E il risultato è: “così così”. È un po’ lo stesso discorso per la grafica: belle idee, ma la realizzazione a volte un po’ goffa rende quest’album a volte piacevole, altre volte pacchiano e altre volte ancora bello ma che più che altro sembrano covers di robe western con una chitarra elettrica che accompagna e poco più.
Partiamo dai lati positivi: le belle canzoni ci sono, e sono date da momenti più orientati vero il rock/metal come i primi due brani, fino a momenti in cui la parte western si fonde alla perfezione con il lato più metal come “The ballad of Eddie W”, un brano forse scolastico, ma formalmente ineccepibile e comunque divertente e coinvolgente. Ci sono episodi riusciti come “Fire” e “Bullet Rain” che mostrano il lato più easy listening nella prima canzone, e quello più festaiolo, quasi ska, della seconda canzone. A tutto questo si deve aggiungere un ottimo lavoro fatto dalle chitarre soliste e un cantante bravo a fare il proprio lavoro, specialmente quando va su delle suggestive tonalità basse. Tutto questo rende i Redwest una band con potenziale, tecnicamente preparata, con entusiasmo e con il pregio di fare bei brani sfruttando diversi stili compositivi, evitando che i brani siano troppo la stessa cosa (fattore che avrebbe ucciso l’album).
Tuttavia, ci sono anche dei lati negativi che confinano l’album al rango di “bello ma di nicchia”. Anzitutto, l’equilibrio tra parti rock/metal e quelle western va e viene, con parti come la già citata “Ballad...” dove l’equilibrio è buono, ma altrove si smarrisce, come nelle ultime tre canzoni dove la band sembra scordarsi di metterci qualcosa di rock e sembra più che altro una cover band di brani western, con la nona traccia che è un tributo a Morricone troppo autoindulgente e del quale non se ne sente il bisogno, e due brani finali del tutto folk dove la chitarra più che altro accompagna e poco più, rendendo questi brani dei semplici divertimenti della band e poco altro. Altrove invece, come in “C.F.H.” i brani sono fin troppo rock/metal e suonano più come quel metal da sigla di cartone animato. Infine, a costo di sembrare antipatico, ho qualche perplessità sull’audience a cui quest’album è riferito: quanto è grande l’audience di chi ama la musica western ma anche quella metal così tanto da voler sentire questi generi fusi insieme? Secondo me, poco. Ed è per questo che “Crimson Renegade” tutto sommato è un album bello ma di nicchia, è un esperimento musicale gradevole e tutto sommato riuscito, ma indirizzato a un’audience che se anche esiste non è certo numerosa.
Il voto finale giudica l’album in sé e per sé, ovvero è un “buono” che premia gli indubbi lati positivi della band e la capacità dei Redwest a fare belle canzoni, ma se non v’interessa il connubio tra western e metal, togliete 10 punti al voto finale e passate oltre.

Track by Track
  1. Crimson Renegade 70
  2. C.F.H. 70
  3. The ballad of Eddie W. 75
  4. Morning Ghost - Intermezzo S.V.
  5. Fire 70
  6. Bullet Rain 70
  7. Eternity 80
  8. The dreamcatcher 65
  9. A fistful of dollars 60
  10. Golden sands 60
  11. Poker 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.06.2016. Articolo letto 1587 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.