The Experiment No.Q «Right After the Experiment No.Q» [2015]

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Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
07.06.2016

 

Visualizzazioni:
1443

 

Band:
The Experiment No.Q
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Titolo:
Right After the Experiment No.Q

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nalle Pahlsson :: Bass
Mattia Garimanno :: Drums
Andrea Palazzo :: Guitars
No.Q :: Keyboards, Guitars
Kevin Zwierzchaczewski :: Vocals
Oxy Hart :: Female Vocals

 

Genere:
Steampunk Prog

 

Durata:
48' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.12.2015

 

Etichetta:
Ænima Recordings
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

I The experiment No.Q sono un gruppo internazionale, cioè qualcosa alla The Ocean, dove un membro sarebbe il fondatore, ma in realtà c’è una collaborazione così fitta con altri musicisti provenienti da altre parti del mondo (come il bassista dei Therion e il cantante dei Loch Vostok) che di fatto il gruppo è uno studio project con tante menti a contribuire per questo secondo album.
E incredibilmente, questo “Right after...” suona incredibilmente scarno e smorto. Lo so, è strano dire questo di un album dove ci suonano 6 persone e ci saranno almeno una dozzina di guests, ma il progressive rock dei The Experiment per me è troppo statico nelle prime due o tre canzoni specialmente come batteria, e per la verità ci si mettono anche delle linee vocali poco efficaci nella terza, quarta e settima canzone, dove non le sento trascinanti. Poi certo, ci sono dei momenti dove il sound emerge bene come in “Dust I am”, “The secret languages” o ogni tanto in “The girl from the dream”, ma non sempre questo avviene in maniera efficiente, come il flauto troppo abbondante e presente anche durante il cantato in “Close to the sunrise”, senza contare la brutta sfumatura finale di “Another life”.
Insomma: i The Experiment No.Q ci provano, ma il risultato a volte è ok, più spesso non è niente di speciale, e altre volte è un po’ goffo, come l’inizio della quarta canzone o della settima, dovrebbe essere un mix che sorprende continuamente, ma questo raramente avviene e c’è da rimanere basiti su come il disco suoni statico e senza un episodio musicale che svetti davvero sul resto. In altre parole: qualcuno usa tanti ingredienti e pasticcia tutto, i The Experiment No.Q usano tanti ingredienti eppure il risultato rimane un po’ scialbo, a volte poco amalgamato. Di per sé il disco sarebbe anche ascoltabile, ma paragonato a ciò che altri progetti internazionali sanno fare, questo “Right after...” resta poca cosa. Provategli a dare una chance comunque se v’interessano sonorità prog tendenti all’astratto, ma io non ne sono rimasto impressionato.

Track by Track
  1. Ouverture: the gears take over S.V.
  2. Don't Let Me Kill the No.Q 60
  3. The overturned dreamer 55
  4. Welcome to the garden 55
  5. The secret languages 65
  6. The gears take over – reprise S.V.
  7. Close to the sunrise 50
  8. Dust I am 70
  9. The girl from the dream 60
  10. Another life 55
  11. The human machine 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
58

 

Recensione di Snarl pubblicata il 07.06.2016. Articolo letto 1443 volte.

 

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