Locus Animae «Prima che Sorga il Sole» [2016]

Locus Animae «Prima Che Sorga Il Sole» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.06.2016

 

Visualizzazioni:
1712

 

Band:
Locus Animae
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Titolo:
Prima che Sorga il Sole

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gregory :: Vocals and Ocarina
Matteo :: Guitar
Brian :: Guitar
Nicolò :: Bass, Vocals and Flute
Adri :: Keyboards

 

Genere:
Oneiric Avantgarde Metal

 

Durata:
27' 18"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
09.05.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Ronin Agency
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Recensione

Secondo Ep di quasi mezz’ora per i Locus Animae, band proveniente dal Novarese che ci propone 4 brani più intro di ciò che la loro pagina metal archives definisce come Gothic Black, che loro chiamano “Avantgarde con tinte oniriche” sulla pagina facebook, e che io definisco un gruppo extreme metal, a volte più prog, altre volte più gothic, anche per la voce femminile molto presente. Questo è il sound dei Locus Animae: una musica che coniuga il death metal con un po’ di malinconia gothic insieme ad un approccio musicale molto suonato e che rifugge il tipico schema della forma canzone per preferire l’enfasi musicale e la melodia altisonante, lo si sente in “Sponde”, l’episodio migliore dell’Ep.
Tuttavia, il resto dell’Ep non riesce a eguagliare i livelli dell’opener pur battendo su quello stile musicale: il fatto è che nonostante il buon contorno sonoro musicale, i riff mi suonano sempre abbastanza semplici e un po’ impersonali a volte, con “Prigione” che nella prima parte usa troppa solista, per poi planare su lidi gothic che però durano poco, con tanto di carillon finale troppo allungato e stereotipato. Più o meno lo stesso problema di riffs affligge gli altri brani, con “Spente Memorie” di fatto discreta ma anche già sentita e che insiste troppo su melodie catchy e su nient’altro, mentre “Orizzonte” mi suona poco personale e basta. Il tutto con una voce maschile che o è imprecisa come impostazione (la ripartenza pulita della quarta canzone), oppure imita i Cradle of Filth, senza che ce ne sia bisogno.
Insomma: a grandi linee direi che i Locus Animae hanno un buon senso melodico, ma le canzoni languono di un po’ tutto il resto: manca un main riff memorizzabile o perlomeno diversificato dalla persistente ricerca del pathos, manca una definizione maggiore del proprio stile musicale, ancora troppo sfumata, e soprattutto ci serve di sentire meno da chi sono ispirati i Locus Animae e più farina del loro sacco. Tutto questo rende “Prima che sorga il sole” sicuramente ancora acerbo e con una personalità musicale da sviluppare, nonché con un gusto estetico per la copertina da migliorare assolutamente, ché questa è davvero inguardabile.
In conclusione: se qualcosa di melodico ma anche estremo è ciò che state cercando, provate a dare una chance ai Locus Animae, anche se per ora per me sono ancora troppo acerbi.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Sponde 70
  3. Prigione 60
  4. Spente memorie 60
  5. Orizzonte 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 14.06.2016. Articolo letto 1712 volte.

 

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