Blacklands «Peaceful Shores» [2016]

Blacklands «Peaceful Shores» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
18.06.2016

Band:
Blacklands

Titolo:
Peaceful Shores

Nazione:
Germania

Formazione:
- Tanja Magolei-Schüpper :: Vocals;
- Michael Stockschläger :: Guitars e Backing Vocals;
- Manfred Reinecke :: Piano e Keyboards;
- Oliver Müller :: Bass e Backing Vocals;
- Thomas Kelleners :: Drums;

Genere:
Melodic Progressive Rock

Durata:
1h 17' 54"

Formato:
CD

Data di Uscita:
31.05.2016

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Tornano a far parlare di loro i tedeschi Blacklands con questo splendido lavoro “Peaceful Shores” strutturato in un rock melodico e progressive all’interno del quale la line up, composta decisamente da non giovanissimi artisti, fa la differenza; una differenza che si percepisce sin da subito anche dalla splendida interpretazione vocale di Tanja Magolei Schupper decisamente ottima per questo genere e per la filosofia di questa band; da segnalare che nel corso dei brani spesso si assiste alla partecipazione di special guest in passaggi vocali appartenenti a band come Aeverium, Devilusion e Hydra’s Fate. Quanto alle sonorità del disco, risultano decisamente robuste nei contenuti e l’effetto soprattutto si percepisce nel corso dei passaggi rock e metal progressive; in ogni caso ciò che determina un ottimo effetto è la splendida strumentalità tra melodie e parti armoniche che la band è stata in grado di realizzare in questo lavoro. L’ascolto, che fa trascorre oltre l’ora e un quarto, trascina via coinvolgendo l’ascoltatore nelle sue splendide armonie realizzate dall’ausilio del synth che va ad intersecarsi anche tra gli strepitosi lead solo di chitarra. Non mancano brani decisamente romantici all’interno dei quali si assiste a tutta la passione trasmessa dal quintetto in questo lavoro. Dopo una ottima apertura offertaci dall’intro “Still Bleeding”, all’interno del quale vengono ad amalgamarsi contesti Heavy a riff pesanti e oscuri all’interno del quale a spalleggiare la splendida voce della cantante interviene un growl potente e d’impatto; subito dopo è la volta di “ Alone Again”, brano moderato e decisamente ricco di contesti groove che rendono il tutto assolutamente particolare; un’apertura in pianoforte ci viene offerta da “The River”, brano rock ma con richiami heavy che fanno la differenza; anche il successivo “Drown in Darkness”una brano incredibile ricco di contesti progressive realizzati da un ottimo refrain di chitarra che fa vibrare il brano dall’inizio alla fine; non sono da meno neanche la successiva “Ballad of a Burning Witch” un sentimentale e romantico contesto a cui facevo riferimento sopra e “Distant Warning”, dall’apertura decisamente romantica ma dai successivi contenuti più heavy; “Grand Circles”, apertura in synth e lead solo caratteristici del rock melodico con annesso evolversi del brano in linee prog dagli ottimi solos impossibili da descrivere; “Peaceful Shores” brano decisamente romantico e strumentale che anticipa l’ottima quanto particolare “T.I.M.E.”; “Like Tears in your Eyes” brano rock che vede la presenza maschile dietro il microfono in un onesto clean carismatico e ben propositivo; lunghissima oltre il quarto d’ora “Winter Skies” le cui iniziale voci della foresta notturna fanno la differenza; il brano offre una carrellata di generi che la band ha voluto inserirvi dentro con il proprio incredibile estro racchiudendo sia elementi rock che folk ma anche ambient e progressive sino ad un qualcosa che ricorda particolarmente il flamenco. Un disco che invito ad acquistare se siete amanti di rock melodico ma anche se volete assaporare il gusto di avere tra i vostri dischi un lavoro realizzato da una band ricca di inventiva e di creatività a cui non fa paura nulla.