Psychedelic Witchcraft «Black Magic Man (ristampa)» [2015]

Psychedelic Witchcraft «Black Magic Man (ristampa)» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
07.07.2016

 

Visualizzazioni:
891

 

Band:
Psychedelic Witchcraft
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Titolo:
Black Magic Man (ristampa)

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Virginia Monti :: Singer
Riccardo Giuffrè :: Bass
Jacopo Fallai :: Guitar
Mirko Buia :: Drums

 

Genere:
Occult Rock / Stoner / Blues

 

Durata:
22' 21"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
24.07.2015

 

Etichetta:
Taxi Driver Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Questo “Black Magic Man” dei Fiorentini Psychedelic Witchcraft, band fin troppo chiaramente ispirata al rock anni 70 e 60, viene oggi ristampato dopo un certo successo descritto nella biografia, con l’aggiunta di una bonus track conclusiva, ovvero un brano vecchissimo di una band che onestamente non conoscevo, i Sam Gopal’s Dream, e in cui suonava Lemmy.
Ora, se devo essere sincero, “Black Magic Man” sembra essere buono fino a un certo punto: la band sembra riuscire con una certa disinvoltura ad attenersi agli stilemi di quel genere musicale nell’opener “Angela”, specialmente per quanto riguarda la chitarra solista e i suoni e in generale il brano riesce a convincere malgrado una certa genericità delle linee vocali, così come anche la title track riesce a colpire il bersaglio per via sempre della chitarra solista. Il problema, tuttavia, viene dal resto delle canzoni francamente un po’ incolori, come una “Lying on iron” che è una ballad appena discreta e che mi suona fatta un po’ pigramente, quasi lavorata superficialmente, mentre “Slave of grief” suona troppo semplice nei riffs e la cantante usa un’impostazione vocale in verità un po’ strana, smorta e che addirittura (eresia!) certe volte mi suona più in certo stile grunge dei nineties. Strano, ma per me tant’è.
In conclusione: gli Psychedelic Witchcraft sembrano avere potenziale, e sebbene mi suonino ancora un po’ acerbi e un po’ non sfruttatori appieno delle loro capacità, bisogna pur sempre considerare che questo è il loro debutto discografico. Non è male, ma per l’album mi piacerebbe vederli un po’ più maturi.

Track by Track
  1. Angela 70
  2. Lying on iron 65
  3. Black Magic Man 70
  4. Slave of grief 60
  5. The dark lord (Sam Gopal’s Dream Cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl pubblicata il 07.07.2016. Articolo letto 891 volte.

 

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