Le Scimmie «Colostrum» [2016]

Le Scimmie «Colostrum» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
11.07.2016

Band:
Le Scimmie

Titolo:
Colostrum

Nazione:
Italia

Formazione:
- Angelo Mirolli ::
- Gianni Manariti ::
- Simone D'Annunzio ::

Genere:
Psycho / Stoner / Noise

Durata:
33' 35"

Formato:
EP

Data di Uscita:
26.03.2016

Etichetta:
Red Sound Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo

Recensione

Provenienti da Vasto Le Scimmie si ripresentano a distanza di qualche anno dal loro debut album con questo Ep strumentale di quattro tracce intitolato “Colostrum”, strutturato su uno stoner noise psycho micidiale, pregno di atmosfere quasi nefaste che vogliono in qualche modo legarci e forse condizionarci al passato cercando di attribuirci forse colpe o responsabilità per qualcosa che non dovevamo fare ma che abbiamo fatto, ma non abbiamo poi tutto questo tempo a disposizione per comprenderlo per il semplice fatto che il vortice sonoro ci trasporta via con i suoi suoni distorti, questo per lo meno è l’effetto che ti rilascia un brano come quello d’apertura “Colostrum”; il sound della band, refrattario non poco per l’effettistica impiegata, la chitarra notevolmente sotto tono, il basso e le ritmiche della batteria prevalentemente lente ma incisive, rendono il tutto versatile e d’effetto; a darcene ulteriormente prova è il secondo brano “Crotalus Horridus”, altra incredibile dimostrazione di stoner misto tra doom e psichedelica, rende un effetto quasi vendicativo per le sue particolari effettistiche generate a rallentatore; “Triticum” tende inizialmente a condurre sulle strane atmosfere del brano d’apertura per poi trasformarsi inserendo distorti sudici e polverosi strutturati su un doom sempre d’effetto e dall’impatto sensazionale; “Hellborus”, un basso quasi esasperato apre il brano dettando le sue regole e trascinandosi dietro una ritmica che a poco a poco pare crescere sempre più generando uno stoner psichedelico. Un Ep ben fatto ma da migliorare sotto il profilo della produzione; l’assenza della parte cantata, trattandosi come sopra detto di un lavoro strumentale, può avere i suoi pro e contro: uno scream growl in un contesto del genere avrebbe sicuramente aiutato non poco i brani supportandoli ulteriormente; d’altro canto invece, anche assaporare intensamente la sonorità di questa band senza intrusioni fa un certo effetto.