Eternal Delyria «Delirium» [2014]
Eternal Delyria
Titolo:
Delirium
Nazione:
Svizzera
Formazione:
Alexander Lutz :: Vox
Nicola Leoni :: Guitar
Fausto Boscari :: Guitar
Thimothi Scandella :: Bass
Claudio Esposito :: Keyboards
Alex Ruberto :: Drums
Genere:
Melodic Black / Death Metal
Durata:
25' 32"
Formato:
EP
2014
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Promettente debutto per i Ticinesi Eternal Delyria, che al debutto discografico con questo loro primo Ep ci propongono un bell’esempio di Death Melodico di quello che si faceva tanti anni fa, che poco ha a che fare col metal moderno, che non aveva quegli odiatissimi ritornelli puliti, e che arrivava perfino a flirtare con certo Gothic, per via dell’intensità di certe atmosfere. E così è in questo Ep, per uno stile ormai raro, ma che gli ED ci fanno sentire con efficacia.
Il lato positivo di “Delirium”, infatti, è dato da un buon gusto melodico e una buona amalgama degli stili musicali dei membri, che se da un lato ci danno 6 canzoni che non variano poi così tanto tra di esse, comunque riescono per tutto il tempo a toccare una certa intensità e a rimanere lì per tutto il tempo senza cadute e senza abbassamenti di tiro. Per questo abbiamo una “Mutation” fondamentalmente non originale ma sempre agile e costante, dove la chitarra solista e la tastiera accompagnano benissimo con le loro partiture il cantato, svolgendo dei lavori mai ridondanti, il che non è affatto da poco per una band al debutto, specialmente se la band suona sempre melodica. Dopo un po’, fortunatamente, a questo mood insistito dell’album ci si abitua, e ci si lascia anche affascinare dalle due canzoni di chiusura, di cui “What’s the point” è quella più gothic di tutte (anche se di poco), mentre “Surrounded by lies” riesce ad alzare un po’ di più il tiro, convincendoci proprio per questo, con delle brillanti idee compositive.
Insomma: in poche parole, gli Eternal Delyria hanno pochi difetti formali, come il fatto di essere un po’ omogenei e di osare un po’ poco, ma hanno numerosi pregi, come il fatto di suonare un genere ormai raro, il fatto di sfruttare benissimo le carte compositive che hanno, e di avere una certa intensità che rende i brani una serie di melodie belle e appassionanti da ascoltare. Come consiglio per il futuro consiglio alla band di provare a divenire più sfaccettati, e magari influenze come “Haven” o “Skydancer” ei Dark Tranquillity potrebbero giovare, così come i brani più melodici degli Hypocrisy, come “Fractured Millennium” ad esempio. Nel frattempo, la base c’è. Se le uscite discografiche tra il Death Melodico e il Gothic degli anni 90 della Century Media erano il vostro pane quotidiano, allora gli eternal Delyria hanno il cd che fa al caso vostro. Attendo con ansia l’album.
Track by Track
- Intro S.V.
- Mutation 70
- Sacrifice 75
- Wake up 75
- What’s the point 80
- Surrounded by lies 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
76Recensione di Snarl pubblicata il 25.07.2016. Articolo letto 1364 volte.
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