Joke Addiction «G.A.S.» [2016]

Joke Addiction «G.a.s.» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.07.2016

 

Visualizzazioni:
1999

 

Band:
Joke Addiction
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Titolo:
G.A.S.

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Campisi :: Vocals, Guitars;
- Simone Giglio :: Bass;
- Carmelo di Natale :: Drums;

 

Genere:
Heavy-Groove / Hard Rock

 

Durata:
17' 26"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
21.06.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I siracusani Joke Addiction presentano il loro primo Ep intitolato “G.A.S.”, prettamente incentrato su sonorità Heavy, Groove e Hard Rock generose nella proposta e divertenti all’ascolto. I quattro brani d’esordio realizzati da questo trio scorrono decisamente bene, la band sa districarsi con una certa disinvoltura nelle parti ritmiche e nei riffettoni d’apertura proposti; le ritmiche della batteria non risultano complesse mentre il lavoro della chitarra pare più diretto su percorsi hard rock quasi a ricordare un po’ i vecchi G’N’R e Monster Magnet. I lead solo appaiono assolutamente coerenti nel contesto unitamente alla parte cantata in un clean decisamente portato al genere. La festa comincia con “I Am What I Am” la cui apertura viene affidata ad un riff intenso con qualche successiva venatura ritmica estremizzata il giusto ma piacevole all’ascolto; è poi la volta di “My Life is a Bad Time” dove il trio non si lascia trovare impreparato proiettandosi su andature Hard Rock non troppo vorticose ma del giusto impatto sonoro; buono il lavoro della chitarra sia sotto il profilo ritmico che solista; si prosegue con “Fading Out” la cui apertura è affidata ad una chitarra quasi fangosa che ben presto si libera dalla morsa e parte in quarta con un altro riff non complesso ma decisamente d’impatto dove la successiva ritmica prende sempre più corpo grazie anche all’ottimo lavoro della parte cantata che ben fa ricordare i ritornelli del brano; a far scendere il sipario ci pensa la conclusiva “Paranoialyzed”, dove un massiccio hard rock un po’ alla BLS prende corpo sin da subito generando una muraglia sonora all’interno della quale l’ottima chitarra si fa immediatamente apprezzare per le finezze ritmiche che la contraddistinguono. Decisamente un discreto lavoro per farsi conoscere ed apprezzare lasciando l’ascoltatore in attesa di un prossimo, futuro full lenght.

Track by Track
  1. I Am What I Am 70
  2. My Life is a Bad Time 75
  3. Fading Out 75
  4. Paranoialyzed 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 27.07.2016. Articolo letto 1999 volte.

 

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