Element of Chaos «A New Dawn» [2016]

Element Of Chaos «A New Dawn» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
01.08.2016

 

Visualizzazioni:
2560

 

Band:
Element of Chaos
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Titolo:
A New Dawn

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Wonder Boy :: Drums;
- Sly :: Bass Guitar;
- Shag :: Synth, Piano;
- Vice :: Guitar;
- Echo :: Guitar, Vocals;
- Dandy :: Vocals;

 

Genere:
Post-Atomic Avantgarde

 

Durata:
51' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.05.2016

 

Etichetta:
Agoge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I romani Element of Chaos mettono in uscita il loro secondo full lenght intitolato “A New Dawn” dando complessivamente una discreta prova di efficienza strumentale e compositiva stante il genere prog metal post atomic, un genere decisamente ferroso e tagliente nel sound e ricco di variabili sonore tra groove, elettronica e deathcore in alternanza cantata tra growl e clean. Numerosi risultano i passaggi tra synth e distorti capaci di rendere un effetto particolarmente piacevole all’ascolto. Decise e in alcuni tratti inafferrabili le due chitarre in grado di generare un contesto ritmico notevole tra prog e derivati all’interno dei quali decisamente accattivante appare la parte vocale in grado di collimarsi pienamente tra le parti più potenti e quelle maggiormente armoniche. I dodici brani proposti, che complessivamente si attengono pienamente alle regole del progressive senza l’inserimento di elementi extra o innovativi, rendono l’ascolto dinamico e danno prova della complessiva dedizione della band per questo genere. Il disco apre con “The second down of Hiroshima” un brano tecnico generato in un breve segmento di death metal poi avvolto dal mutamento vocale in clean e da una struttura ritmica in alternanza tra prog e death core; “Idiots Loose Control”, si presenta con un misto prog e death all’interno del quale oltre alla buona proposta ritmica ad assumere quasi integralmente le redini del brano sono elettronica e synth; “Just a Ride”, presenta un buon esempio di esasperazione tra prog metal e death dove le alternanze ritmiche non tardano a farsi apprezzare nei contenuti e in quei passaggi più orientati alla melodia; l’ascolto si sussegue con “Nothing but Death”, altro brano concentrato su andature e fraseggi radicati nel progressive metal e nell’alternanza tra l’acerbo growl e il clean; non sono da meno neanche le successive “Mutant Circus Inferno”, e “Coming Home”, il primo, dall’ apertura quasi pacata priva di distorti ma poi decisamente estremizzata e tecnica sotto il profilo creativo; lead solo da manuale; la seconda è invece maggiormente melodica rispetto alla precedente ma dai contenuti elettrizzanti; è poi la volta di “Hrmony Concept”, un brano molto similare ai Dream Theater ma maggiorato nel contesto elettronico; “Ephitany”, sempre dinamico nei contenuti che non abbandona mai quella linea unificatrice con synth ed annessi elettronici; sulla stessa linea dei precedenti sono poi “A New Dawn”, “Sons of Atom” da ricordare per la sua brillante e fiabesca melodia generata con il synth, un brano decisamente moderato e pacato nei contenuti e nel cantato clean; c’è poi il remix di “Ephitany” e il conclusivo “The Butterfly Effect”, un brano integralmente rimasterizzato in studio. Il lavoro dimostra che la band è ben radicata alla tradizione del metal progressive ma le idee, seppur ben fatte, non risultano troppo innovative sotto il profilo creativo e personale.

Track by Track
  1. The Second Dawn Of Hiroshima 70
  2. Idiots Lose Control 70
  3. Just A Ride 75
  4. Nothing But Death 75
  5. Mutant Circus Manifesto 70
  6. Coming Home 70
  7. The Harmony Concept 70
  8. Epiphany 75
  9. A New Dawn 70
  10. Sons Of The Atom 75
  11. Epiphany (Paternoise Remix) S.V.
  12. The Butterfly Effect (Remastered) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 01.08.2016. Articolo letto 2560 volte.

 

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